Circoscrizione, a Ravina Lazzeri lascia  

Il Pd: «Mancato il rispetto degli accordi». Il vicepresidente del consiglio rimarrà come consigliere



RAVINA ROMAGNANO. Nella seduta di lunedì del consiglio circoscrizionale sono state rese note le dimissioni del vicepresidente Fabio Lazzeri (Pd) anche da presidente della commissione informazione e gemellaggio mentre rimarrà come consigliere. La nota l’ha letta, con un po’ commozione, la presidente Mariacamilla Giuliani che l’aveva ricevuta il 20 novembre ed ha ringraziato Lazzeri per quanto fatto in sintonia con lei. Anche tutte le forze di minoranza hanno ringraziato Lazzari per il suo impegno. La capogruppo del Pd Renata Forti le ha giustificate nel documento predisposto dal partito che rimarca la mancanza della staffetta concordata con l’elezione della presidente Giuliani a metà legislatura (indicata a maggio di quest’anno), perché Pd e Insieme per Ravina Romagnano avevano ottenuto 4 consiglieri a testa. Prima per impegni dei due e poi per le votazioni provinciali di ottobre si è cercato di soprassedere.

«Ci preme sottolineare - ha letto nel documento la signora Forti - che in questa parte di legislatura il lavoro è stato svolto in maniera condivisa, senza criticità all’interno della maggioranza. Purtroppo, nella Lista civica sono emerse posizioni rigide che hanno portato alla mancata attuazione dell’accordo sottofirmato all’atto dell’insediamento dell’attuale presidente. Il fatto che non sia stata mantenuta la parola data da parte dei consiglieri della lista Civica ha suscitato profonda amarezza nei componenti della lista del Pd, anche per il mancato rispetto degli accordi e delle persone. Di conseguenza Fabio Lazzeri ha rassegnato le dimissioni. Vorremmo rendere atto al vicepresidente Fabio Lazzeri dell’importante lavoro svolto con impegno, disponibilità e competenza a fianco della presidente Mariacamilla Giuliani, di cui nessuno ha messo in dubbio le capacità con cui ha portato avanti il suo ruolo istituzionale”. A concluso con: «Noi componenti del gruppo del Pd abbiamo pensato anche di dimetterci, data la situazione di mancata fiducia e rispetto che si sono venuti a creare, ma questa scelta porterebbe inevitabilmente al commissariamento della nostra Circoscrizione. A questo punto, nonostante la grossa presa in giro, ci siamo assunti la responsabilità di portare a conclusione la legislatura nel rispetto della comunità e degli elettori». (g.m.)















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