«Ciclabile alternativa al Mesotrekking»
TRENTO. Uno studio di fattibilità per collegare con una ciclabile Trento alla Valsugana e che sia alternativa al sentiero Mesotrekking-Piazzina. È questo il succo della proposta di mozione firmata da...
TRENTO. Uno studio di fattibilità per collegare con una ciclabile Trento alla Valsugana e che sia alternativa al sentiero Mesotrekking-Piazzina. È questo il succo della proposta di mozione firmata da Lucia Coppola, consigliere provinciale per Futura 2018. «Il progetto ciclo-pedonale sul sentiero Mesotrekking-Piazzina risulta insostenibile e inaccettabile - spiega Coppola - sia dal punto di vista paesaggistico che da quello della distruzione che avverrebbe di un tracciato storico/archeologico che risale ai tempi del Mesolitico. E si sono espressi in modo contrario sia il Consiglio comunale di Trento che le Circoscrizioni coinvolte, ritenendo questa soluzione impraticabile se pure provvisoria». E qui va cercata un’alternativa e quindi Coppola con la mozione vorrebbe impegnare la giunta provinciale «a prevedere e contribuire a finanziare, in sinergia con il Comune di Trento, uno studio di fattibilità del percorso ciclo-pedonale Trento-Ponte Alto a forte attrazione storico-culturale, ambientale e turistica, con partenza dalla Stazione Ferroviaria di Trento e arrivo a Ponte Alto passando per il Centro Storico, via Grazioli, via Valsugana, Mesiano Ingegneria e San Donà. E a considerare la proposta avanzata da consiglieri comunali, circoscrizionali e dai residenti dei Solteri di studiare un tracciato che lambisca il centro storico cittadino fino a raggiungere la Salita Manci, da cui poi far partire un collegamento con Mesiano di mobilità alternativa che risolva il dislivello presente (un ascensore o un marciapiede mobile)». Insomma per la consigliera il collegamento ciclabile deve esserci ma non può essere quello previsto dal Servizio Opere Stradali della Provincia.