«Ciao Andrea, sei stato un uomo buono» 

Vezzano, ultimo saluto a Cozzatti ucciso a Trento a 44 anni. Don Paolo: «La nostra comunità è sgomenta»


di Enzo Zambaldi


VEZZANO. Una chiesa colma di gente ha salutato ieri pomeriggio per l’ultima volta Andrea Cozzatti, 44 anni, vittima dell’omicidio di via Maccani a Trento. Una comunità sgomenta, ancora incapace di accettare la tragica fine di Andrea, ha condiviso con un abbraccio amichevole e solidale il dolore della mamma Gabriella, del papà Bruno, del fratello Michele, della cognata Jlenia, degli amati nipotini, dei parenti tutti. Molte persone hanno partecipato, martedì sera, alla recita del rosario in ricordo di Andrea: una ulteriore testimonianza di cordoglio e di vicinanza a tutti i suoi famigliari.

Andrea è stato apprezzato per la sua bontà, la sua disponibilità, l’impegno nel suo lavoro, la collaborazione offerta nelle attività aggregative della comunità di Vallelaghi. La sua tragica scomparsa gli ha impedito di riprendere il proprio lavoro di cuoco e vivere, dopo momenti di difficoltà, una esistenza più tranquilla e serena. Erano presenti tra gli altri il sindaco, il vicesindaco, due assessori del Comune di Vallelghi, don Roberto Lucchi, ex parroco di Vezzano, che ha concelebrato il funerale con il parroco don Paolo Devigili, accompagnato dai canti dei cori parrocchiali di Vezzano e di Gardolo.

Don Paolo ha affermato: «Abbiamo tanto sentito parlare in questi giorni della morte di Andrea: un grande dolore che ha sconvolto non solo la sua famiglia, ma tutta la comunità. Vorremmo capire-ha proseguito don Paolo- il perché di questo tragico evento. Siamo profondamente colpiti da questa violenza, violenza che è diventata parola chiave del nostro tempo». Si è chiesto «quando tutto questo potrà finire e chi ci aiuta ad uscire da questo ciclo di violenza. In questa oscurità l’amore del Signore ci accosta e ci prende per mano per aiutarci a vedere la Luce. Ad Andrea, che ha camminato sulla Terra con momenti di luce e di ombra, il Signore doni gioia e riposo ed asciughi le lacrime di mamma Gabriella e di papà Bruno».

Il cugino Paolo ha letto: «Ci hai lasciato in modo cruento, ti ricordiamo per la tua bontà, per il tuo sorriso, per il tuo saluto; per i tuoi nipotini eri l’amico che portava allegria e felicità. Il fratello Michele e la cognata sentono già la tua mancanza. La tua vita è stata poco fortunata, di sicuro non meritavi ciò che ti è capitato, perché volevi bene agli altri in modo genuino e sincero». La lunga fila di persone che ha accompagnato Andrea dalla chiesa al cimitero di Vezzano è stato «un abbraccio fortissimo, l’augurio di un buon viaggio, per divertirti, caro Andrea, a fare il cuoco Lassù».















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