Centrale di San Colombano, danno erariale di 400.000 euro
La Guardia di Finanza di Trento ha segnalato alla Corte dei Conti un danno erariale di circa 400.000 euro a seguito di una determinazione catastale errata della rendita della Centrale di San Colombano: minori entrate per cinque comuni
TRENTO. A seguito degli accertamenti condotti, è stata segnalata alla Corte dei Conti la responsabilità di due appartenenti al Servizio Catasto della Provincia Autonoma di Trento, che non hanno rispettato i princìpi di stima della rendita catastale dei terreni su cui insiste la Centrale di San Colombano.
Accanto alla determinazione della rendita catastale in misura inferiore, è emersa una presunta sottostima del valore al metro cubo del “corpo di diga” nonché la mancata considerazione di alcune voci relative ai costi di costruzione e di alcune importanti infrastrutture accessorie, quali strade, gallerie e opere di derivazione, che fanno invece parte integrante della centrale.
Tale comportamento ha determinato, negli anni dal 2007 al 2016, minori entrate per 391.832 euro, con riguardo alle imposte locali ICI/IMU/IMIS, di cui la rendita catastale costituisce base imponibile.
Sulla base delle indagini condotte dalla Guardia di Finanza, la Procura Regionale della Corte dei Conti ha citato in giudizio, davanti alla locale Sezione giurisdizionale per il Trentino Alto Adige, i due funzionari del Servizio Catasto.