Cavalese, niente più processo alle streghe

Il presidente del comitato si dimette, salta la rievocazione storica


Andrea Selva


CAVALESE. Niente rievocazione dell'antico processo alle streghe. Niente processione, niente rogo. Almeno per quest'anno. L'annuncio è arrivato nei giorni scorsi dopo la riunione del direttivo del Comitato rievocazioni storiche di Cavalese: il presidente - Giuseppe Spazzali, che da trent'anni era uno dei protagonisti di questa tradizione - si è dimesso e pare che non ci siano energie umane sufficienti per organizzare l'evento. Per quest'anno va così (la comunicazione ufficiale è già arrivata agli uffici che si occupano della programmazione degli eventi invernali), l'anno prossimo si vedrà.

Per i cittadini di Cavalese (ma soprattutto per i turisti) sarà una grande perdita. Si tratta infatti di un evento molto atteso e sentito, tanto che per partecipare alla rievocazione, in qualità di figurante o di strega c'erano sempre più richieste che posti disponibili. E c'era la fila anche il giorno della rappresentazione, di solito il 5 gennaio.

Ma per spiegare bene cos'è successo ci è d'aiuto la lettera che Spazzali ha spedito nei giorni scorsi ai suoi colleghi del direttivo del Comitato, al sindaco e agli assessori del Comune di Cavalese: «In questi anni ho trovato molti amici che, come me, hanno collaborato per rendere le nostre manifestazioni sempre più godibili sia dai paesani che dai villeggianti. Questo è stato motivo di arricchimento personale».

Ma Spazzali sottolinea anche le ore sottratte al suo lavoro nella cartolibreria, gli impegni sempre più pesanti per allestire gli impianti audio del Comune di Cavalese e la goccia che ha fatto traboccare il vaso, un piccolo danno subito dalla sua autovettura durante un trasporto delle attrezzature del Comune, che l'Ente non è riuscito a trovare il modo di rimborsare.  Come ha fatto notare Spazzali nella sua lettera, il Comune di Cavalese ha sempre sostenuto le spese della rievocazione, ed è stato sensibile alle richieste degli organizzatori per far crescere l'evento ma per raddrizzare il parafango della macchina è stato "latente".

Spazzali tiene a chiarire: «Non si dica che è colpa mia se il processo quest'anno va a monte, perché il direttivo del Comitato rievocazioni era in tempo a prendere in mano la situazione, ma forse non c'erano energie. Alla fine è stato deciso di prendersi una pausa».  Lo dice con un nodo in gola, Spazzali, pensando a tutti gli anni che lo hanno impegnato per quest'evento ideato all'epoca dalla maestra Miriam Pederiva. «Era un'iniziativa in onore delle donne - dice ancora l'ormai ex presidente del Comitato cavalesano - facevamo vedere ai cittadini i processi alle streghe del Medioevo per lo stesso motivo per cui si fanno vedere i campi di concentramento ai giovani che non sanno cos'è l'Olocausto».

Alla fine Spazzali chiude la sua lettera con i ringraziamenti: «Grazie della fiducia, grazie ai volontari e figuranti che hanno contribuito con la loro presenza, grazie alle ditte che ci hanno sostenuto contribuendo assieme al Comune a coprire le spese degli eventi, grazie alle amicizie che sono nate e che saranno per sempre nel mio cuore».













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