«Cattedre di ruolo, va garantito il 100 per cento»
I sindacati della scuola contro Dalmaso: non sono stati rispettati gli impegni presi sul personale
TRENTO. Il sindacato non cede sui due fronti aperti del ramo istruzione, a partire dalle 140 immissioni in ruolo varate dall’assessorato di Marta Dalmaso. «L’assessore - spiegano Pietro Di Fiore (Uil Scuola), Stefania Galli (Cisl Scuola) e Gloria Bertoldi (Flc Cgil) - aveva preso l’impegno a coprire il 100% dei posti vacanti, mentre alla prova dei fatti non è andata oltre il 96%, allinenandosi ai livelli dello scorso anno». L’assessore Dalmaso, in conferenza stampa, aveva sostenuto di non aver mai dato alcuna garanzia nel merito, ma Di Fiore replica: «Può darsi che mi sia sbagliato, capendo male. Ma tutti i miei colleghi degli altri sindacati hanno capito la stessa cosa, come del resto giornali e tv». A livello nazionale, spiega il sindacalista, nella Finanziaria 2011 gli insegnanti avevano rinunciato a un primo scatto di anzianità sulla paga base in cambio della stabilizzazione: stipendi più bassi, ma una cattedra di ruolo. Questo aspetto è stato accolto dalla Provincia senza alcuna contropartita. Ora le immissioni in ruolo di 140 insegnanti non coprono nemmeno il 100% dei posti vacanti, come invece chiedono, oltre alla Uil, anche la Cgil e la Cisl. « Non si tratta del livello auspicato dalle organizzazioni sindacali - argomenta Gloria Bertoldi -, sebbene la Provincia abbia incrementato di 20 unità le stabilizzazioni annunciate in un primo incontro con le organizzazioni sindacali, quando l'amministrazione provinciale aveva ribadito la volontà di immettere in ruolo esclusivamente tanti insegnanti quanti sono i pensionamenti previsti. Ci siamo battutti per aumentare il numero degli immessi in ruolo e continueremo a farlo anche nei prossimi anni. Il nostro obiettivo era e resta quello della copertura al 100 percento con personale di ruolo in tutte le cattedre dell'organico».
Altro tema caldo, i tagli a scuole materne (2 milioni di euro) e al personale Ata (un milione). Secondo Uil e Cisl gli effetti si riverseranno sulle ausiliarie delle materne e sull’extraorganico, assunto per tamponare la cronica carenza del personale, che verrà tagliato. «Ci saranno forti difficoltà, innescando pure una guerra tra chi “sta meglio” e chi “sta peggio”» sostiene Di Fiore. Ma finora su questi fronti l’assessore Dalmaso non è mai retrocessa.