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Catinaccio, da luglio si vola tra gli alberi

La «Fly-line» è la grande novita dell’estate fassana. Cinque minuti dal Ciampedie al Pian Pecei



VAL DI FASSA. É la novità dell’estate 2015 a Vigo di Fassa e nell’area del Ciampedie ed è il primo esempio in Italia: è la nuova “Fly-line Catinaccio Rosengarten” che verrà installata nei boschi di fronte al Catinaccio, dalla piana del Ciampedie fino alla zona di Pian Pecei, alla partenza della seggiovia. Verrà inaugurata a inizio luglio. Il progetto è stato presentato dal vicepresidente della «Catinaccio» Daniele Fosco. E ha spiegato che la Fly-line è una linea tubolare sospesa nei bosco sulla quale si viene agganciati, tramite imbracatura con seduta, con un carrello autofrenante.

Agganciata agli alberi, ha un bassissimo impatto ambientale in quanto l’intera struttura viene appoggiata agli alberi senza danneggiarli. Per “fare un giro” sulla fly-line, non ci sono molte limitazioni: possono salirci tutti quelli sopra i 20 e sotto i 120 kg, rimarrà aperta per tutta l’estate negli orari della funivia e non rappresenta un pericolo per nessuno. La linea è di 1 chilometro e 100, ha una velocità media di 15 km/h per una durata di cinque minuti e mezzo. Inoltre alla partenza, incluso nel prezzo del biglietti, verranno dati imbrago e casco. Grazie alla bassa velocità il giro sulla fly-line si potrà ammirare il panorama e il bosco a fianco. Una volta poi finito il giro si potrà risalire con la seggiovia e riportare a monte l’attrezzatura.

«L’idea – spiega Fosco – è nata quando l’anno scorso abbiamo visto il modellino alla fiera di Bolzano. Subito la struttura ci ha interessato e abbiamo preso contatti con la ditta che l’ha progettata: la Fly line Gmbh di Gabriel Kostner (pilota soccorritore dell’Aiut Alpin) e Michael Wolfsgruber e Markus Neumair. Siamo andati a vedere il prototipo in Val Gardena e una volta trovato il posto giusto al Ciampedie abbiamo deciso di realizzarla per arricchire l’offerta turistica di Vigo e il Centro Fassa. Ciò che ci ha fatto decidere è stato il fatto che la struttura ha un basso impatto ambientale e un’alta reversibilità, confermando l’attenzione della nostra Società nei confronti dell’ambiente e ai principi della Fondazione Unesco». L’investimento è di 350 mila euro. (v.r.)













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