Cassa Rurale Pinetana Giovannini resta in sella
Confermata alla guida dell’istituto di credito da un’assemblea poco partecipata La presidente: «Un importante segnale di disaffezione da parte dei nostri soci»
In apertura di Assemblea il numero dei soci della Cassa rurale Pinetana Fornace e Seregnano non è stato sufficiente per deliberare la parte straordinaria dell’ordine del giorno, che però si è potuta regolarmente effettuare più tardi nella mattinata quando l’afflusso è aumentato.
«Un segnale di disaffezione da parte dei soci - ha affermato la presidente Emanuela Giovannini - che già si era verificato lo scorso anno, per cui è necessario riprendere l’operazione ascolto, al fine di trovare i rimedi adeguati».
Molti gli interventi pacati, interessanti e tecnicamente validi in cui si è ribadito il concetto della disaffezione e la perdurante grave situazione economica, che non permette certo di presentare bilanci brillanti con utili elevati.
«È già abbastanza che si sia potuto effettuare un certo utile, anche se non si è potuto distribuire dividendo», è stato detto. La saggia amministrazione di un presidente donna - è stata sottolineata come scelta molto valida e avveduta. «L’imprenditoria femminile e giovanile va aiutata per un rinnovo generazionale delle strutture che oggi chiudono per la difficoltà di affrontare la difficile situazione economica: il settore commerciale e quello turistico in particolare sono quelli che soffrono maggiormente di questa situazione», è stato quindi aggiunto.
È stata quindi formulata la difficile domanda relativa alla direzione generale, che in pochi anni ha visto dimissionati forzatamente due direttori generali. La presidente, senza naturalmente entrare nei particolari, ha fatto presente che «si è dovuti arrivare ad una separazione per la profonda differenza di vedute tra i due organi, per cui è venuta a mancare la necessaria fiducia», ed ha sottolineato e fatto proprio il suggerimento di «fare una scelta avveduta in modo che non succeda più o che almeno ci si tuteli con un contratto che possa prevedere tale eventualità e costi adeguati».
Meno finanza e più banca, meno banca e più cassa rurale, massima prudenza nella gestione, maggiore presenza sul territorio, più vicinanza alle famiglie ed alle imprese, specie quelle piccole è la filosofia richiesta dalla base e fatta propria dalla presidente Emanuela Giovannini che è stata premiata con una votazione che la vede confermata con ben 329 voti favorevoli.
In dettaglio gli eletti: Emanuela Giovannini 329, presidente; Simone Caresia 215, vice presidente. Consiglieri: Bruno Casagranda 276, Gomer Colombini 271. Presidente Collegio Sindacale Marco Guadagnini 278, Michele Plancher 256, Enrico Pisetta 232. Sindaci supplenti: Samantha Casagranda 227, Pio Girardi 210.
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