Caso Piné-Olimpiadi, opposizioni all’attacco: «Giunta responsabile di una colpevole illusione»
Intanto il direttore della comunicazione di Milano-Cortina mette in discussione Torino: «Non è l'unico piano, di spazi ampi per ospitare una pista di ghiaccio anche provvisoria ce ne sono altri» (nella foto il rendering dello stadio di Baselga)
LA CONTROPARTITA Ice Rink potenziato e un ruolo nei Giochi
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PROVINCIA Fugatti: «Spetta a Trento decidere su Baselga di Piné»
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LA FONDAZIONE. Nuovo cda (con Federica Pellegrini) e nuovo statuto
TRENTO. "La Giunta provinciale di Trento è responsabile di una colpevole illusione nei confronti della comunità di Balselga di Piné, che adesso deve riparare". Così il consigliere provinciale Alessio Manica (Pd) nella conferenza stampa promossa dai consiglieri di minoranza sull'Ice rink di Pinè. All'incontro, oltre a Manica, sono intervenuti Paolo Zanella (Futura), Lucia Coppola (Gruppo misto), Filippo Degasperi (Onda), Ugo Rossi (Gruppo misto), Michele Dallapiccola (Gruppo misto), Paola Demagri (Gruppo misto) e Alessandro Olivi (Pd). "È una situazione - ha detto Manica - che è stata gestita con cialtroneria. E ci sono ancora l'ospedale di Cavalese e la Valdastico. Vedremo come andranno a finire questi due 'cavalli di battaglia' della Giunta".
A quanto riferito dai consiglieri, la seduta informativa del 7 febbraio verrà comunque mantenuta. "Era impossibile realizzare un'opera di questo tipo in tempi brevi, considerando anche le necessità dell'Altopiano", ha aggiunto Dallapiccola. Zanella ha invece definito l'impianto "insostenibile dal punto di vista ambientale già due anni fa". "Bastava vedere - ha precisato il consigliere di Futura - quanto era costato a Torino e in Cina l'impianto. Non si può capire solo oggi che è insostenibile solo perché ti stanno 'scippando' le Olimpiadi".
Intanto anche Torino sembra essere messo in discussione. "Se ci sarà una rinuncia" di Baselga di Piné ad ospitare le gare di pattinaggio di velocità dei Giochi 2026, "la Fondazione stabilirà qual è il piano B, quale l'alternativa. Con Torino non ci sono ancora in corso contatti ufficiali". Lo ha spiegato il direttore della comunicazione di Milano-Cortina 2026, Andrea Monti, in commissione al Comune di Milano. "Torino viene indicata come l'altro impianto che, con un investimento ragionevole, potrebbe tornare ad essere utilizzato. Non credo che sia l'unica alternativa, su Torino ci saranno immagino delle considerazioni molto attente ma non è l'unico piano - ha aggiunto -, perché di spazi ampi per ospitare una pista di ghiaccio anche provvisoria ce ne sono altri. Dobbiamo avere il tempo per studiare delle alternative". Monti ha poi ricordato che la "decisione del cambio di località spetta al consiglio di amministrazione con l'unanimità dei territori. Non c'è nessun automatismo, rinuncia di Baselga e Torino nei Giochi Olimpici, è una possibilità sensata ma non l'unica che abbiamo a disposizione", ha continuato.