Case Itea, sporco e rumori La denuncia degli inquilini 

In via Bronzetti segnalate più volte situazioni di degrado, schiamazzi, spaccio Il presidente Ghirardini: «Abbiamo fiduciari dedicati: oggi un sopralluogo»



TRENTO. Schiamazzi, minacce, sporcizia. È la situazione descritta dai residenti dei numeri civici n. 10 e n. 12 di via Bronzetti. Segnalazioni sulla difficile convivenza dei cosiddetti “Casoni” che si affacciano sul cortile comune ne sono state fatte tante anche negli anni passati.

Ma, a quanto dicono i condomini, inutilmente. Si tratta di inquilini dell’Itea, sia trentini che sinti, che creano non pochi problemi. L’ultima delle lettere indirizzate alla dirigenza dell’Itea risale alla fine del 2015 e nella risposta ricevuta si comunicava che si sarebbe verificato l’effettivo mancato rispetto della normativa e, nel caso si fosse accertata la violazione, si sarebbero attivati di conseguenza.

Ma, a distanza di due anni, si lamentano gli inquilini, niente è cambiato. Anzi. «La gente è esasperata - esordisce una dei portavoce degli inquilini che subiscono queste prevaricazioni - perché quando qualcuno reagisce a comportamenti incivili, viene offeso e minacciato. Comportamenti tanto più odiosi, perché si verificano nei confronti di anziani, ma anche di bambini. Queste famiglie che disturbano, fanno comunella tra loro e schiamazzano, sia in casa, sia all’esterno, negli spazi comuni e nelle ore del riposo e di notte. Non mancano via vai di persone che non sono residenti perché si blocca il portone di ingresso per lasciarlo aperto, di cani che abbaiano, di furti di biciclette, di chi sporca urinando perfino nell’ascensore. C’è anche gente che fa uso di droga e spaccia, lasciando siringhe abbandonate e chi si prostituisce».

Insomma, il quadro va delle lamentele delle “normali” liti di condomini a reati veri e propri. La signora che ci segnala questa situazione afferma che ci sono stati sopralluoghi dell’ispettore dell’Itea, ma anche quest’ultimo è stato minacciato e insultato. Nemmeno le chiamate alle forze dell’ordine, riferisce la signora, hanno sortito a qualche risultato.

Giriamo queste denunce al presidente dell’Itea, Salvatore Ghirardini. Il quale spiega che in caso di accertamento di comportamenti che violano il regolamento dei condomini, la procedura prevede la revoca dell’alloggio. Nel caso di via Bronzetti, annuncia che un sopralluogo di un ispettore è previsto per oggi. «Cerchiamo di essere molto duri con questi inquilini - afferma Ghirardini - che sono morosi, ma questi sono casi facili da accertare. Più difficile invece capire quando le lamentale riguardano il cane che abbaia o rumori molesti: in questo caso ci vorrebbero controlli continui. Ci sono anche casi di inquilini che hanno perso il lavoro, perciò si è più comprensivi. Per quanto riguarda invece la conflittualità tra inquilini, abbiamo attivato un contratto per la figura di fiduciario, che controlla determinate situazioni e cerca di risolverle».

Ghirardini ammette che in passato si è stati meno rigidi nel controllo della conflittualità tra condomini, perciò si è deciso un nuovo corso, con l’incarico ad una cooperativa, la Kaleidoscopio, che ha territori specifici da controllare.

«Tali fiduciari - aggiunge Ghirardini - girano sul territorio: nel loro contratto rinnovato da poco c’è espressamente il compito di tenere rapporti con gli inquilini, inserire all’interno delle case i capo condomini, applicarsi per consolidare quella rete che negli anni passati è mancata, con punti di incontro e sedi apposite. La grande difficoltà è individuare i colpevoli di schiamazzi o di chi sporca. Nella riorganizzazione del bando abbiamo inserito per l’appunto questi compiti».

(sa.m.)













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