Caschi belli, ma irregolari: i carabinieri li sequestrano
Nell'ultima settimana i militari hanno sanzionato cinque harleysti
VALLARSA. Sei un motociclista e ti preoccupi che il tuo casco sia bellissimo più del fatto che sia regolarmente omologato? Gira al largo dalla statale 46 della Vallarsa, da sempre uno dei templi del divertimento per i bikers. Proprio per mettere freno allo stillicidio di incidenti - spesso anche mortali - i carabinieri della stazione di Vallarsa hanno da tempo dato il via a controlli sempre più costanti e sempre più mirati.
E l’attenzione dei militari non si rivolge solo alla velocità e, più in generale, al rispetto delle regole del codice della strada. No, i carabinieri controllano anche che motociclette e abbigliamento siano a norma. Omologati, insomma. E con il passare del tempo, gli uomini della Benemerita hanno maturato un’esperienza tale da riconoscere al volo le irregolarità. Si va dalla targa con inclinazione tale da non permettere d’essere letta immediatamente per arrivare fino agli specchietti retrovisori, bellissimi ma assolutamente inadatti al loro scopo. Per quanto riguarda i motori, invece, le parti che spesso i motociclisti modificano per acquistare qualche cavallo in più - e spesso non ne avrebbero bisogno visto che già cavalcano veri e propri bolidi - sono gli scarichi e la centraline. C’è anche una categoria di motociclisti per i quali l’estetica ha un valore assoluto: si tratta degli harleysti, che oltre alle loro cromate “american legend” a due ruote spesso “customizzano” - e cioè personalizzano - anche il loro look.
Tutto bene, fino a quando non si toccano “elementi” che per legge non possono essere modificati. Ne sanno qualcosa i biker fermati nell’ultima settimana - ben cinque - perché in testa avevano caschi sì stupendi, magistralmente decorti con l’aerografo, ma non omologati. Per questo, i carabinieri hanno dovuto sequestrare quelle vere e proprie opere d’arte ai loro proprietari e trattenerli fino a quando non sono riusciti a procurarsi un casco “regolare” e hanno potuto ripartire verso casa. Operazione non facile visto che in alcuni casi, i biker fermati erano veneti e hanno dovuto cercare parecchio - scomodando anche parenti - prima di riuscire a recuperare un casco.
Troppa severità da parte dei carabinieri? No. La legge parla chiaro e i sequestri sono finalizzati esclusivamente a garantire la sicurezza di chi viaggia in moto. Esattamente come i controlli alla velocità e le verifiche sulla regolarità della moto. In caso di caduta, infatti, la differenza tra un casco magari “anonimo” e uno meraviglioso ma non regolare è spesso quella che c’è tra la vita e la morte. Attenzione al rispetto delle regole, quindi, qualsiasi strada abbiate intenzione di percorrere e sappiate che se salirete in Vallarsa difficilmente la farete franca.