CasaPound, da sabato ancora proteste e tensione

Invitati esponenti «NoTav» della Val Susa e prevista un’altra manifestazione di anarchici. I residenti: lenzuola alle finestre in onore di “Ora” Marighetto


di Daniele Peretti


TRENTO. Il prossimo si preannuncia come un altro week end di mobilitazione antifascista. Sabato, ma orari e programma saranno ufficializzati solo nei prossimi giorni, al piazzale Europa di Madonna Bianca si terrà il concerto del cantautore della Val Susa, Carlo Pestelli, venerdì sera a Cremona per una manifestazione NoTav, e poi a Trento. Sabato sarà anche il primo giorno della resistenza passiva nei confronti di Casa Pound con l'affissione alle finestre del quartiere, di lenzuoli bianchi con la scritta “Io non scordo “Ora” Marighetto”. Domenica sarà la volta degli anarchici, ma il calendario potrebbe essere modificato arrivando anche ad una possibile unica giornata di protesta.

Uno degli obiettivi emersi dall'assemblea indetta lunedì sera è quello di “fare terra bruciata attorno a Casa Pound e in maniera tale – è stato detto – che capiscano che non è aria e se dovessero essere troppo testardi, li prenderemo a calci in culo.” Ma non solo. Ci sarà una sorta di riappropriazione di via Marighetto , considerata una strada in prima linea, con volantinaggi, interventi di controinformazione anche casa per casa, nelle serate nelle quali Casa Pound non è aperta. Nascerà anche un comitato permanente virtuale, costituito cioè con una mailing list, che avrà vari scopi: prima di tutto dare continuità all'assemblea di lunedì sera, con una seconda da tenersi nella stessa via Marighetto.

Si va da un corteo che parta da Madonna Bianca per attraversare tutta la città, perché quello di Casa Pound diventi un problema condiviso da tutta Trento e non da un solo quartiere. Volantinaggi ed azioni di controinformazione anche davanti alle scuole, con lo scopo di togliere lo spazio politico a CasaPound: “Non dobbiamo fare i democratici con chi, quando saranno al potere, ci toglieranno la parola”.

Si va anche verso la costituzione di un soccorso legale, a disposizione del proprietario qualora volesse recedere dal contratto d'affitto: “Se è vero che stato imbrogliato, facendogli credere di affittare all'associazione studentesca “Gruppo 59” e non a Casa Pound che sarebbe quindi ospite della struttura, ci sarebbero tutti i presupposti per impugnare il contratto. In più sarà da analizzare anche il regolamento condominiale, per verificare la possibilità o meno di un utilizzo non abitativo dei locali”. La battaglia sarà prima di tutto a livello burocratico e giuridico, senza escludere però interventi diretti, qualora il quadro generale dovesse cambiare.” Di certo oggi il livello di vigilanza è altissimo da parte di tutti. Le forze dell'ordine presidiano in forze la sede nelle serate d'apertura. I militanti di Casa Pound arrivano sempre in gruppo, cercando di evitare l'avvicinamento isolato, sempre presente il presidio anarchico: “Così si finisce per distogliere personale delle forze dell'ordine, da attività di interesse pubblico e magari di emergenza. Non sarebbe – è stato osservato nel corso dell'assemblea – nell'interesse comune la chiusura di Casa Pound ?”.













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