Cartiera, autorizzata la centrale a biomassa

Condino, l’ok dalla Provincia per produrre energia da cippato e segatura L’azienda prevede di bruciare 40 mila tonnellate e l’elettricità sarà venduta


di Stefano Marini


CONDINO. La centrale a biomassa presso la Cartiera di Condino si farà. A discapito delle voci circolate nel fondo valle in merito al naufragio del progetto a seguito del fallimento della trattativa per la cessione delle cartiere di Carmignano e Condino al gruppo austriaco Delfort Group, il progetto non solo prosegue ma segna anche un importante punto a proprio favore.

Pochi giorni fa infatti il dirigente provinciale del Servizio gestione risorse idriche ed energetiche Franco Pocher ha autorizzato la Condino Energia srl, impresa collegata alla Cartiera stessa, a procedere con la costruzione e l'esercizio di un impianto di produzione di energia elettrica e termica.

L'impianto che a regime avrà una potenza introdotta complessiva di 14.800 kilo/watt e una potenza elettrica prodotta complessiva di 4800 kilo/watt va ad aggiungersi ad altri dello stesso genere in progettazione nel Chiese, ad esempio a Valdaone, a Tione e a Lodrone.Ma nel caso di Condino pare si parli della struttura più importante per dimensioni e potenza. In sostanza si andrà a realizzare un impianto che produrrà energia tramite la combustione di biomassa (per un consumo annuo complessivo 40mila tonnellate, di cui 24mila composte da cippato, 8 mila da corteccia ed 8 mila da segatura), l'energia elettrica prodotta sarà venduta ed immessa in rete mentre quella termica verrà utilizzata dalla cartiera per alimentare i suoi processi interni.

Va anche ricordato come nel caso delle centrali a biomassa si parli di energia verde poiché l'anidride carbonica generata proviene da fonti rinnovabili e pertanto questo genere di strutture gode dei benefici garantiti dai "certificati verdi", per cui la cartiera potrà probabilmente avvalersi di questo vantaggio nella realizzazione della struttura.

Le autorità comunali si sono dimostrate soddisfatte della concessione del permesso a realizzare la centrale. Dice infatti Giorgio Butterini, sindaco di Condino: «L'amministrazione ha sempre espresso il proprio sostegno al progetto battendosi a livello istituzionale perché andasse in porto. Una volta fatte le debite valutazioni sull'impatto ambientale e stabilito che l'impianto non presentava rischi per la salute dei cittadini, abbiamo sposato l'idea di sviluppare una centrale che produca energia utilizzando prodotti di immediata derivazione locale, tra l'altro recando benefici di filiera alle numerose aziende che si occupano della lavorazione del legno presenti sul territorio, e nel contempo venire incontro ad una grande realtà industriale come la cartiera, che da lavoro a più di cento famiglie».

Quanto al possibile collegamento fra la centrale e il sistema di teleriscaldamento che sta venendo realizzato a Condino per servire piscina ed edifici pubblici Butterini specifica: «Per quanto riguarda il teleriscaldamento la Cartiera ci garantisce già il calore necessario e quindi non c'è un collegamento diretto con la nuova centrale a biomassa. Poi certo, se in futuro si realizzeranno delle eccedenze di energia termica si potrà valutare di allargare il sistema anche ai privati».













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