Caro parcheggi, i commercianti all’attacco

Il vicepresidente trentino di Confcommercio Massimo Piffer: «Non c’è la minima considerazione delle esigenze delle imprese»



TRENTO. Delusione e incredulità. Così i commercianti del capoluogo commentano la decisione della Giunta di tirare dritto sui rincari delle tariffe dei parcheggi. Rincari che Confcommercio Trentino aveva chiesto quanto meno di sospendere, in attesa di interventi specifici a supporto di mobilità e accessibilità del centro storico di Trento. “Notiamo con una certa amarezza - commenta il presidente vicario Massimo Piffer - che la Giunta non ha tenuto in nessuna considerazione né le nostre osservazioni né la promessa di compiere ulteriori verifiche prima di procedere con l’aumento delle tariffe”.

“Ci dispiace - spiega Massimo Piffer, presidente anche dell’associazione commercianti al dettaglio, che ieri sera era presente alla seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Trento, assieme al suo vice Giorgio De Grandi - che questa Giunta non abbia tenuto minimamente in considerazione le nostre preoccupazioni. Al di là del fatto sgradevole di aver appreso degli aumenti dalle pagine dei giornali, ci lascia increduli il modo in cui è stata gestita questa vicenda. Ieri abbiamo sentito il Sindaco dichiarare di avere a cuore il centro storico di Trento e il commercio della città. Devo dire che si tratta di una affermazione smentita dai fatti. Credo che sia giusto che ciascuno si assuma le proprie responsabilità: come associazione di categoria temiamo che dietro a questi aumenti non ci sia nulla se non la necessità di fare cassa. Siamo molto delusi constatando che questa amministrazione non ha un vero piano di sviluppo del centro storico e, fatto ancora più grave, non tiene in nessuna considerazione le attività - non solo commerciali - che vi si svolgono”.

“Che senso ha - prosegue Piffer - avere un centro storico bellissimo ma morto? Mi sembra quasi offensivo ribadire che la vitalità del centro storico è data innanzitutto dalle imprese che lo popolano. Eppure sembra che questa realtà non sia tenuta in nessun riguardo. Vogliamo vedere un cambio di marcia, che sia lontano dalle vecchie logiche: l’aumento delle tariffe dei parcheggi è emblematico di un modo di amministrare che non è più adeguato ai tempi che viviamo”.

“Ci riserviamo - conclude il vicepresidente di Confcommercio Trentino - di organizzarci per far arrivare forte e chiara la voce delle imprese ai nostri amministratori e all’opinione pubblica, per far conoscere le nostre istanze e il bisogno inderogabile di una strategia organizzata ed efficiente di sviluppo del nostro territorio. Sarebbe sbagliato accostare la vicenda dei parcheggi a quella dei vitalizi, ma il raffronto è inevitabile: da una parte ci sono mesi e mesi di incontri e sedute per raddrizzare una stortura evidentissima, mentre dall’altra c'è un provvedimento lampo che, senza alcuna possibilità di dialogo né di confronto, impone aumenti a tutti i cittadini, imprese e lavoratori che faticano quotidianamente per far quadrare i conti”.













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