TRENTO. Cerimonia solenne e partecipata, ieri mattina, nel carcere di Spini. L’occasione: il 201esimo anniversario della fondazione del corpo di polizia penitenziaria. Dopo l’inno di Mameli e la lettura dei messaggi del Presidente Mattarella e dal capo del dipartimento dell’amministrazione penitenziaria Consolo è intervenuto il comandante Domenico Gorla che ha snocciolato numeri nel corso dell’anno: 312 detenuti (con punte di 370), di cui 20 donne e 63 protetti; gli stranieri sono 224 con una percentuale pari al 72 per cento. Si sono registrati circa 100 gesti autolesivi, 19 tentativi di suicidio, circa 100 infrazioni disciplinari, 20 ricoveri. Per il direttore Valerio Pappalardo «La gestione complessa del mondo penitenziario implica la vicinanza di tutti. Non possiamo non avere bisogno di voi». Emozione e applausi durante la consegna di tre riconoscimenti agli agenti, Massimiliano Racca (ha catturato un evaso), Francesco Cutruzzolà (ha sventato un incendio), Cecilia Maffei delle Fiamme Azzurre, pattinatrice medaglia d’argento di short track alle recenti Olimpiadi di Pyeongchang. Tra le autorità presenti il commissario del Governo Pasquale Gioffrè, il procuratore distrettuale Sandro Raimondi, i deputati dMaurizio Fugati, Diego Bonelli, Vanessa Cattoi, Stefania Segnaná, Giulia Zanotelli, il cappello don Mauro Angeli, il vicario generale don Marco Salani, la garante dei detenuti Antonia Menghini, presidente del Coni Paola Mora. Il vicesindaco Paolo Biasioli ha sottolineato il positivo e complesso lavoro svolto dal personale e ha ricordato che «tra le priorità c’è la sicurezza. Il carcere è parte integrante della città; è importante sostenere sempre più le iniziative del mondo del volontariato». E ha annunciato che il piazzale esterno del carcere, sarà dedicato a padre c Fabrizio Forti. (n.d.l.)