Carcere di Trento, il nuovo cappellano è don Mauro Angeli di Cles
Il sacerdote, 35 anni, è stato segretario dei vescovi Bressan e Tisi
IL PERSONAGGIO: Il prete giovane degli aperitivi in sacrestia
TRENTO. Don Mauro Angeli, noneso di Cles, 35 anni compiuti oggi, è il nuovo cappellano della Casa circondariale di Spini di Gardolo a Trento. Prende il posto del padre comboniano Stefano Zuin, che era subentrato a sua volta, nel 2017, a padre Fabrizio Forti e che ora può ripartire come missionario nel Sud Sudan.
«Questi ultimi mesi, prima che padre Stefano ci salutasse, mi hanno permesso di fare da ponte. Quindi sto iniziando a conoscere questa realtà ed entro in punta di piedi perché è particolare, c'è molto bisogno. È un ambiente dove si impara soprattutto ad ascoltare. Spero di riuscire a farlo in modo adeguato, aiutando nel contempo la comunità trentina, cominciando da quella ecclesiale, a sentire il carcere come un luogo che merita grande attenzione e vicinaza da parte di tutti, non solo delle istituzioni», è il commento di Don Mauro Angeli, rilasciato nel corso di una conferenza stampa in cui è stata presentata anche la rivista dei detenuti "Non solo dentro. Parole dal carcere".
Don Mauro Angeli è già impegnato con percorsi di avvicinamento al carcere con i giovani della pastorale universitaria, di cui è responsabile dal 2016. È stato anche viceparroco a Trento, nelle parrocchie di Sant'Antonio e Sacro Cuore, quindi segretario dell'arcivescovo: prima con Luigi Bressan, fino al 2013, poi con l'attuale arcivescovo Lauro Tisi, fino allo scorso settembre. «Sono convinto che la Casa circondariale può dare tanto. 'Parole dal carcerè per me vuol dire che il carcere ha qualcosa da dire, perché dove c'è dolore e anche errore, c'è per forza riflessione. Io vorrei iniziare ad accogliere e conoscere le persone che vivono lì e anche le persone che lavorano lì, per poter anche poi condividere all'esterno, soprattutto con le realtà giovanili», ha aggiunto don Angeli.