Capodanno di festa senza feriti né incendi

Si parte con due buone notizie: i botti, per la prima volta, non fanno danni Folla in piazza Duomo e successi per la Haydn e i Mummenschanz


di Katja Casagranda


TRENTO. Una fine anno di festa, ma soprattutto, per la prima volta, senza feriti causati dai botti. Si inizia non con una ma con due buone notizie, perché non ci sono stati incendi, anche grazie alle ordinanze della Provincia e di numerosi Comuni che vietavano i fuochi d’artificio. Unico neo, dei danneggiamenti di piante al parco della Predara, probabilmente esito di una ragazzata.

Un Capodanno sentito questo, se si passa in rassegna i tantissimi eventi programmati, ma anche le festicciole dell’ultimo momento, le cene nei locali e poi - nell’era dei social la privacy si sa è solo una formalità trascurabile - tutte le riunioni di amici che con l’immancabile selfie hanno mandato gli auguri via Facebook o Twitter da casa di amici o dalla propria. Se quindi un problema tecnico ha messo fuori uso Whatsapp, forse a causa di un intasamento di traffico, l’arte di saper vivere anche la realtà ha permesso a ciascuno di farsi il “suo” Capodanno fra veri e propri eventi di successo e bagni di folla ma anche qualche flop, perché - l’analisi è presto fatta - l’arte della promozione non da tutti.

Ecco che tra città di Trento e valli, il rito del conto alla rovescia ha avuto anche quest’anno soddisfazione. Tanti i sold out, anche annunciati da giorni e successo per il Capodanno in una città che ha risposto con entusiasmo alle proposte.

Come tradizione, si è vestito a festa l’auditorium Santa Chiara che ha regalato uno spumeggiante concerto dell’Orchestra Haydn di Bolzano e Trento diretta con grande ironia e freschezza da Ekhart Wycik. Un programma originale, quello scelto, che ha saputo coinvolgere l’affezionato pubblico della Haydn tanto da farlo esplodere in entusiasmo sulle note della “Marcia di Radetzky”. Da Strauss all’immancabile “La danza delle ore” di Ponchielli, il tutto condito da un continuo gioco scherzoso a cui si è ben prestata la soprano Susanne Geb, protagonista accanto all’Orchestra Haydn: una macchina da scrivere a tasti, oramai reperto d’antiquariato, si è trasformata in strumento musicale suonato dallo stesso Wycik in “The Typewriter” di Leroy Anderson. Il concerto si replica questa sera in auditorium a Bolzano e poi domani al Palafiemme di Cavalese ore 21.

Altro sold out quello al Teatro Sociale per i Mummenschanz, che per oltre un’ora hanno divertito un pubblico di famiglie, ma non solo, con le loro performance artigianali ma ricche di vissuto, capaci di strappare per lo meno il tempo dello spettacolo le nuove generazioni dai display dei tablet e riportare il pubblico ad una dimensione più umana e reale.

Nel frattempo tutta la città iniziava a raggiungere la meta per il conto alla rovescia di fine anno. Una piazza Duomo in musica, con l’augurio verso le 23 delle istituzioni e poi le cover dei Radiottanta, che hanno radunato sotto il palco una folla prevalentemente di quarantenni. Non un pienone, ma una bella risposta pari alle aspettative. Gettonatissimi i bar aperti e i ristoranti, presi d’assalto per rifugiarsi dal freddo o scaldarsi con una bibita calda ai tavolini all’aperto.

Non il pienone sperato nemmeno nei tanti dj set cittadini, poiché in realtà l’asso pigliatutto sono state le feste di periferia e in valle, pompate a mille in fase di promozione con tanto di trsporto in bus navetta e pullman da tutto il Trentino. I giovani infatti e la stragrande maggioranza hanno infatti scelto le feste al chiuso con concerti e ospiti attesi. Sfidando il freddo, dj protagonisti anche sulle piste da sci, da Moena a Madonna di Campiglio e Marilleva, e proprio a Campiglio qualche fisionomista ha riconosciuto alcuni vip in cerca di neve (per ora solo “sparata”) e divertimento: gettonatissimi i selfie accanto a Rudi Zerbi da esibire sui social.

Poi tutti in discoteca, dove ha regnato la vera festa di capodanno da tutto esaurito. Senza voler stilare una classifica, gettonatissimi sono stati HOP! A Riva del Garda, il John Club con le selezioni di Eddy dj, NDG, Alex Tozzo e Marchino, il Capodanno a Villa Bertagnolli firmata Elysee e OverMe, marchio che ha annunciato sold out anche allo Studio Uno in Bondone già di prevendita. Successo al Palagardolo il Ristappo 2015, fra live set dei Poor Works e poi dj set con Mister V e Fabris, ma anche al The Club di Tesero c’è statoil tutto esaurito. Grande festa al palasport di Borgo Valsugana, Bedollo e Carisolo ed altrettanto riuscito è stato il Capodanno Reggae al Makondo di Pergine.













Scuola & Ricerca

In primo piano