Capitale della cultura, Panizza «bacchetta» Cles
L’assessore: il finanziamento a Sanzeno è stato avviato da chi mi ha preceduto, ma nel capoluogo noneso c’è poca attenzione ad eventi di valore sovracomunale
CLES. «E' un progetto che ho trovato già avviato dal patto territoriale dell'Alta valle di Non, condiviso tra Comune di Sanzeno e associazione culturale Lampi già ai tempi della mia predecessora (Margherita Cogo, ndr). Io l'ho solo attuato perché sono abituato ad accelerare le cose e portarle in porto, concretamente. Ma non ho inventato nulla e tanto meno forzato la mano». Questa la replica dell'assessore provinciale alla Cultura, Franco Panizza, alle osservazioni avanzate, tra l'amaro ed il deluso, dal suo omologo di Cles, Roberto Luchini in merito all'accordo di programma siglato nei giorni scorsi tra Provincia, Comunità di valle e Sanzeno per la valorizzazione di casa de Gentili.
Panizza ricorda che comunque Casa de Gentili, e Sanzeno in genere, hanno una collocazione strategica nella valle (anche se non ha scuole) ospitando già il Museo Retico, la basilica e non trascurabile la vicinanza con San Romedio. «In questa logica Casa de Gentili è sempre stata vista come uno spazio culturale da valorizzare attraverso il suo riconoscimento di sovracomunalità». Cosa che – a detta di Panizza - Cles avrebbe finora trascurato chiudendosi nella sua municipalità senza un'ottica di rete a livello di valle, o almeno di media valle.
«La legge provinciale sulle attività culturali – ricorda - pone una particolare attenzione allo sviluppo del sistema culturale centrato sulle reti tra i vari soggetti, siano essi pubblici o privati. La stessa legge assegna alla Provincia il ruolo di soggetto promotore delle intese tra enti territoriali allo scopo di favorire la gestione associata delle attività culturali da parte delle Comunità». In questa logica – spiega Panizza – si deve guardare a Casa de Gentili di Sanzeno come punto di riferimento «per una rete culturale locale che prevede la realizzazione di un centro studi, di un centro di coordinamento delle attività culturali e di un centro informativo, così come peraltro previsto dall'intervento di ristrutturazione a valere sul patto territoriale».
Quanto ai fondi assegnati dal Protocollo (200.000 euro annui per tre anni) Panizza puntualizza che lo stanziamento per il 2012 non riguarda solo il progetto di Casa de Gentili, sul quale è stato stimato un finanziamento di € 50.000, ma tutti i progetti che saranno elaborati per raggiungere gli obiettivi dell'Accordo che va ben oltre il solo Sanzeno. Infatti comprende anche l'attuazione, da parte della Comunità di valle, di un Portale della storia che in collaborazione con la Fondazione Museo storico del Trentino, che raccolga la memoria storica e sociale della Valle di Non; la realizzazione di progetti culturali di interesse sovracomunale attraverso la sperimentazione di modelli innovativi di cooperazione fra Comunità, Comuni, istituzioni pubbliche e private, in particolare coinvolgendo giovani.
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