Canova, qui “Popeye” ha trovato la sua casa 

Lino Tomasi è il responsabile della Federazione Braccio di ferro in regione Nella palestra Fit for you un tavolo per allenarsi e per le gare, anche per disabili



TRENTO. Con l’associazione sportiva “Armwrestiling” sarà possibile anche a chi ha un handicap fisico, praticare braccio di ferro. Lino Tomasi, cinquantun anni, è il responsabile designato dalla “Federazione Italiana Braccio di Ferro” per la regione Trentino Alto Adige: «Abbiamo preparato un tavolo gara che permette di combattere da seduti o anche su una sedia a rotelle. A questo punto sempre con l’indispensabile allenamento, anche chi ha un handicap fisico potrà gareggiare sia per divertimento o a livello agonistico prendendo parte alle gare internazionali che si svolgono in tutto il mondo, alla pari delle Para Olimpiadi».

Diciamo che arrivare al tavolo gara, rappresenta la tappa finale di un percorso di allenamento fatto di pesi, resistenza fisica e poi c’è la parte prettamente da Braccio di Ferro: «Nella nostra palestra di Via Bassa a Canova, abbiamo l’attrezzatura anche per allenarsi da soli – spiega Tomasi – con i limitatori da gara in modo da evitare di farsi male. L’ideale è però essere in coppia, possibilmente della stessa categoria di peso e quello di essere in due è un aspetto fondamentale per il Braccio di Ferro femminile». Il Braccio di Ferro a livello sportivo è arrivato in città da pochi mesi, utilizzerà l’estate per mettere a regime tutta l’organizzazione ed a settembre comincerà a pieno ritmo: «Dobbiamo farci conoscere – prosegue Tomasi – per questo in agosto saremo al Ristorante Anfora per una dimostrazione. Sono già riuscito a creare una piccola squadra, ma l’interesse è tanto. Si tratta di un gioco di antichissima tradizione popolare, conosciuto anche attraverso i cartoni animati con “Popeye” e come fenomeno di massa col film “Over the Top” con Stallone. Si può anche solo provare». L’importante è non improvvisare ed allenarsi al meglio, solo così si possono evitare gli infortuni: «Come tutte le attività fisiche, richiede un’adeguata preparazione. Il cuscinetto sul quale poggia il gomito, come il limitatore sono indispensabili per evitare danni all’omero. Due agonisti non si affrontano mai per farsi del male, ma unicamente per una prova di forza che può anche essere spettacolare».

Se si vuole si può accompagnare la gara con la giusta teatralità per richiamare l’attenzione del pubblico: «Quando ci alleniamo, in palestra c’è anche chi fa pesi. Bene, si fermano e vengono a vederci perché il Braccio di Ferro, può essere veramente uno spettacolo unico». (d.p.)













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