Candidato alle Europee: dalla fiction «trentina» scompare Marescotti
Mezzocorona, “Una buona stagione” al centro delle polemiche sul web. L’attore denuncia: «Oscurate le mie scene perché mi candido con Tsipras»
MEZZOCORONA. Pare nata sotto una cattiva stella (a dispetto del titolo) la fiction “Una buona stagione”. La storia a puntate della famiglia di viticoltori Masci, in onda il martedì su Rai Uno ed ambientata tra le vigne della piana Rotaliana, ha suscitato critiche, ma anche qualche apprezzamento, per via di alcune incongruenze che agli spettatori locali non sono sfuggite.
Proprio il Trentino aveva ospitato un duro commento sulla fiction, che faceva parlare i protagonisti di raccolto di Marzemino, invece che del Teroldego e presentava gli addetti alla vendemmia come dei braccianti dei primi del Novecento, con le donne vestite con grembiuloni e fazzoletti in testa, tutti di un’età media elevata. Critiche a parte, che il sindaco Mattia Hauser (anch’egli apparso come comparsa nel primo episodio) aveva invitato a sospendere, per dare un giudizio a conclusione della fiction, ora si abbatte su quest’ultima un’altra bufera. È di ieri infatti la sconcertata reazione di Ivano Marescotti, uno degli interpreti principali dell’opera per la regia di Fabio Jephcott, che denuncia con sorpresa di essere stato oscurato dalle immagini su Rai Uno.
Marescotti, che interpreta il padre della protagonista (Luisana Lopilato), è sparito dalla fiction perché è candidato alle Europee con la lista Tsipras. «Hanno tagliato anche il nome dai titoli - ha dichiarato l'attore all'Ansa - una cosa veramente inedita ed inaudita. Hanno tagliato le scene a spregio del pubblico senza neanche avvisare». Il taglio è nato da un'interpretazione rigida della legge sulla par condicio, che impedisce ai candidati di apparire durante la campagna elettorale in programmi di intrattenimento. «Ma io ho fatto 70, 80 film e 20 fiction - ribatte Marescotti - Mi hanno detto che dovevo avvisarli, ma dovrei avvisare tutti. Il giorno di Pasqua, sempre su un canale Rai, hanno replicato un'altra fiction in cui ci sono, senza tagli».
Marescotti non va leggero, e su facebook rincara la dose: «Inaudito - ha scritto - la Rai ha tagliato il mio nome e tutte le mie scene in spregio della storia narrata, degli attori, sceneggiatori, registi, di un’opera culturale e artistica e, soprattutto, del pubblico. E anche della intelligenza umana. Una presa in giro». Marescotti ha spiegato che la Rai, quando ha saputo della sua candidatura gli ha prima chiesto di ritirarla. Al suo rifiuto ha chiesto il suo nulla osta ad essere tagliato. Ma le scene sono scomparse lo stesso. Insomma, la fiction è destinare a essere al centro della ribalta mediatica. Nel bene e nel male.