Cancellata la gara delle sbronze
Il sindaco vieta «Il campionato mondiale di alzata di gomito» lanciato su Facebook. L'allarme lanciato dalla dirigente responsabile dei Servizi sociali della Comunità Bassa Valsugana e Tesino
CASTELLO TESINO. Alzata di scudi contro l'alzata di gomito. Già, si è scatenato un autentico putiferio in Tesino (ed in Bassa Valsugana anche) alla notizia, divulgata ai quattro venti dal megafono di Facebook, che sabato e domenica 16 e 17 luglio al "Parco La Cascatella" di Castello si terrà nientemeno che il "Primo Campionato del mondo di alzata di gomito". Sì, proprio un'olimpiade (corre l'obbligo della minuscola) riservata ai bevitori incalliti.
Le prove previste dal campionato sono (anzi, erano vista la sopraggiunta sospensione) "100 Amari Piani", "Beer Endurance Trophy" e "Staffetta Alcolica" riservata, va da sé, a gruppi però formati con chi avesse preso punti (fosse sopravvissuto?) nelle due prove precedenti.
L'allarme è stato fatto scattare da Maria Angela Zadra, dirigente responsabile dei Servizi sociali della Comunità Bassa Valsugana e Tesino che su Facebook si è imbattuta nella notizia e s'è chiesta: «Ma sarà vero?». Ovviamente la cosa l'ha non poco colpito ed ha quindi interessato della faccenda i carabinieri di Borgo che, a loro volta, hanno messo in moto i colleghi della stazione di Castello. Risultato: era vero. Eccome se lo era.
Al parco erano previsti sia la festa sia la gara alcolica. Immediata la convocazione di un summit tra carabinieri, sindaco di Castello (Sisto Fattore) e responsabili dell'iniziativa. Ed immediata la decisione del sindaco: «Questa festa non s'ha da fare». «Il campionato è sospeso e la festa si potrà fare, ma dovrà essere completamente diversa, senza connotazione alcolica - ha precisato il sindaco Fattore -. Come amministrazione interverremo sempre contro questo tipo di manifestazioni e iniziative. Si parla sempre di combattere alcol e droghe e non è possibile quindi che un'amministrazione permetta certe manifestazioni che alimentano, se non addirittura inneggiano, alla cultura del bere e dello sballo. Fino a che rimarremo in Comune noi, qua a Castello non ci saranno cose di questo genere».
All'alzata di scudi Ermanno Dorigato, promotore dell'evento, replica con un immediato "dietro front". E spiega che «tutto era partito come un'idea tra pochi amici, ma poi ci è sfuggita di mano». Già, la pubblicizzazione su Facebook ha centuplicato l'effetto tam-tam. La notizia ha, infatti, raggiunto ogni angolo del Trentino e del vicino Veneto. «Quando la notizia è cominciata a girare su Facebook la cosa ci è sfuggita di mano. Pensavamo ad una iniziativa goliardica quale semplice contorno della festa al Parco, ma non il centro della stessa. Facebook ha finito con il coinvolgere subito un gran numero di persone che mai ci saremmo aspettati e si è quindi deciso di fare un passo indietro. Anche perché non c'erano alternative».
Ed, infatti, questa faccenda poteva anche costare a lui ed ai suoi collaboratori la gestione del Parco Le Cascatelle. «Ripensandoci - prosegue Dorigato - questa è stata la cosa migliore. Non pensavo certo di alzare tutto questo polverone. Pensavo solo a rendere più colorita la manifestazione. Durante l'estate organizziamo una ventina di eventi di ogni tipo per giovani e per anziani, non stiamo sicuramente lì a pensare di far ubriacare la gente. In ogni caso sarebbe stata una festa controllata: nessuno sotto i 18 anni e nessuno che poi si potesse mettere al volante alticcio. Ci siamo accorti di aver fatto una cavolata e ci spiace: non volevamo far passare un messaggio positivo per l'alcol. Anzi». Certo però che si trattava di strana goliardia visti i 10 euro per l'iscrizione alla gara singola ed i 18 a due.