Camerini da rifare: ecco 650 mila euro
Nel bilancio di assestamento del Comune premiate la cultura, con i camerini del Centro Santa Chiara e la solidarietà
TRENTO. Cultura e solidarietà. Sono le due voci che il sindaco Alessandra Andreatta e la sua giunta hanno voluto «premiare» con un milione e 700 mila euro in più rispetto al bilancio di previsione del Comune. Cifra ricavata da un saldo straordinario non enorme (lo scorso anno si viaggiava su quasi il triplo) ma che permette di dare respiro ad interventi altrimenti non realizzabili. Ma le scelte di metodo e di merito non sono piaciute all’opposizione che ha chiesto, per lunedì prossimo, una nuova riunione di commissione bilancio per esaminare i diversi capitoli.
Vediamo. La voce di spesa più rilevante è quella della ristrutturazione dei camerini del Centro Santa Chiara: operazione che vale 650 mila euro e che, evidentemente, era stata rimandata da troppo tempo. Un intervento a cui il sindaco tiene molto, non facendo mistero di come una città che ambisce a diventare la portabandiera delle cultura a livello nazionale, non possa avere camerini fatiscenti nel proprio «teatro» più grande: «Ancora tempo fa ero andato a salutare Angelo Branduardi dopo un concerto e debbo dire mi ero vergognato nel vedere in che condizioni si doveva cambiare....».
Andando a spulciare le voci più rilevanti si notano 200 mila euro messi a bilancio per riqualificare via Madruzzo nel tratto ovest. Si tratta di un’aggiunta ad un finanziamento già previsto e che non si riferisce direttamente alla zona dei Tre Portoni ma dell’accesso da via Rosmini sino al sottopasso per il Muse. Una miglioria pensata per la zona nobile della cultura cittadina, nuovo polo universitario in primis, ma che andrà a servire anche il già finanziato Tempio crematorio.
Ma in questo assestamento di bilancio appare un’altra voce che sta molto a cuore al sindaco Andreatta, ovvero la solidarietà con un esborso che sfiora i 100 mila euro. Il Comune ha messo assieme 55 mila euro con un fondo a favore dei terremotati, mostrando la propria attenzione nei confronti di chi, nel giro di pochi minuti, ha perso tutto. E si parla di quanto è avvenuto nel centro Italia.
L’aspetto solidaristico della amministrazione del capoluogo si fonda altresì su basi non estemporanee visto che il fondo di solidarietà, una sorta di alternativa alla questua ed affidato a Villa S.Ignazio, è attivo da parecchi anni ed ora viene rimpolpato con 50 mila euro.
In commisisione bilancio, tuttavia, il centrodestra non ha gradito il fatto di aver ricevuto le tabelle con l’assestamento poco prima della riunione delle 18: «Impossibile entrare nel merito senza conoscerle. Il sindaco ha fretta perché, parole sue, ci sono delle scadenze temporali ben precise per fare partire appalti e bandi ma così è davvero tutto troppo veloce» osserva Gianni Festini Brosa, Lega.
Al centrodestra non rimarrebbe che cercare di attingere ad eventuali voci di bilancio con degli emendamenti. Ma è la voce più eclatante della spesa, quei 650 mila euro per i camerini del Santa Chiara, a far loro storcere il naso: «Ma davvero non ci sono delle cose più urgenti che i camerini a cui destinare un terzo abbondante dell’assestamento?» fanno notare, definendo l’esborso una scelta puramente politica. Se ne parlerà ancora.