Camera di commercio salva ma senza compensi

La riforma della pubblica amministrazione tutela Trentino e Alto Adige ma presidente, giunta e consiglio lavoreranno gratis. Bort: «Ci adeguiamo»



TRENTO.

Si taglia e si accorpa, ma quello che vale nel resto d'Italia non sempre vale in Trentino-Alto Adige. Alla Camera, dove giovedì era in discussione la Riforma della pubblica amministrazione, si è fatta valere la specificità delle due Province e questo ha consentito di salvare le Camere di commercio, il corpo della Guardia Forestale e i segretari comunali. A livello nazionale ci sarà un accorpamento delle Camere di commercio con la riduzione da 105 a 60. Il provvedimento però non riguarda Bolzano e Trento anche se non raggiungono i parametri (tra gli altri il limite minimo di 75 mila imprese iscritte, attestandosi sulle 55 mila ciascuna) fissati dalle nuove disposizioni.

Si salvano dunque gli enti, ma non i compensi di presidente, vicepresidente, giunta e consiglio camerale. Per la parte economica anche in Trentino varranno le disposizioni in vigore nel resto del Paese: ciò significa che le cariche saranno gratuite. In realtà un emendamento presentato dai parlamentari della Svp, primo firmatario Daniel Alfreider, prevedeva di mantenere in essere i compensi, ma il documento non è passato. «A mio avviso - spiega il parlamentare -è giusto che ci svolge un lavoro venga retribuito».

Il presidente Gianni Bort si era già dimezzato i compensi: «Era stata la prima delibera assunta all'indomani della nomina (nel settembre scorso, ndr): riguarda il presidente, ma anche la giunta, il consiglio e il collegio sindacale». La busta paga di Bort era passata da circa 120 a 60 mila euro. Quella dei vice Luca Rigotti (con funzioni vicarie) e Graziano Rigotti da 30 a 15 mila (il 25% del compenso del presidente). Quanto alla giunta (composta da Natale Rigotti, Massimo Debertol, Loris Lombardini, Mauro Mendini, Enzo Franzoi, Stefania Tamanini, Paolo Mondini, Bruno Lunelli, Cristiano Zambotti) si era scesi dai 250 ai 125 euro a seduta. Ora si lavorerà a titolo gratuito. «A me non crea particolari problemi», commenta Bort. «Sono scelte del governo: ne prendo atto e mi adeguo». E gli accorpamenti? «Le nostre si chiamano province ma di fatto sono regioni: non avrebbe avuto senso una fusione fra Trento e Bolzano. Le legislazioni sono diverse».

Per quanto riguarda poi la Guardia forestale in Trentino-Alto Adige rimane un corpo autonomo, mentre nelle regioni a statuto speciale viene accorpato alle forze di polizia. Si fa eccezione anche per quanto riguarda i segretari comunali: mentre nel resto d'Italia nel prossimo futuro l'incarico verrà ricoperto da un dirigente, in Trentino-Alto Adige sopravviverà la figura del segretario comunale.

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