Calano i vigili di quartiere: i rioni costretti ad accorparsi
Alcune aree della città “unite” per garantire la copertura. In centro agenti in bicicletta. Preoccupata la presidente della Circoscrizione S.Giuseppe: «Così controlli inefficaci»
TRENTO. Diminuisce il numero dei vigili di quartiere, come è messo nero su bianco in un documento messo a disposizione delle circoscrizioni.
Il numero di agenti passerebbe infatti da 30 a 23, in seguito alla nuova ripartizione dei quartieri attuata da giugno. Ma il commissario capo della Polizia locale Pierangelo Vescovi rassicura le circoscrizioni preoccupate: «Si tratta di una riorganizzazione per garantire una vigilanza più efficace e in linea con la reale disponibilità di agenti».
Il numero di 30 vigili di quartiere previsti fino a giugno 2019 apparirebbe come "gonfiato" rispetto alla reale disponibilità di agenti. Vescovi ha risposto ammettendo che quel numero non era accurato: «Il numero era probabilmente sovrastimato perché non teneva conto delle cessazioni di servizio e degli agenti non rimpiazzati».
La Polizia locale ha dunque puntato su una riorganizzazione della "mappa" dei quartieri, con l'accorpamento del Centro storico con San Giuseppe-Santa Chiara e San Martino (che però risulta contemporaneamente compreso anche nel quartiere dei Solteri, in una "geografia" non facile da comprendere), andando a costituire un inedito "Quartiere urbano", che potrà avvalersi complessivamente di 4 agenti, rispetto ai 6 (due per rione) precedenti all'accorpamento.
Fatto che ha sollevato la preoccupazione della presidente della Circoscrizione San Giuseppe-Santa Chiara Maria Grazia Zorzi: «Il nostro è un quartiere grande e popoloso, con tanti parchi, non ci sembrano forze sufficienti per un controllo efficace». Su questo aspetto, Vescovi specifica: «In San Giuseppe era effettivo un agente (rispetto ai due indicati nel documento, ndr), ora la pattuglia comprenderà 4 agenti sull'intero territorio del centro "allargato", dotati di e-bike, per garantire un controllo più frequente ed interventi più rapidi». Al che Zorzi ha commentato: «Da giugno siamo in attesa di incontrare i nuovi agenti, sono operativi e stanno prendendo contatti con la cittadinanza. Speriamo che la circoscrizione possa incontrarli in autunno».
Anche la circoscrizione Oltrefersina, estesa e popolosa, vedrebbe, stando al documento, il passaggio da 4 agenti (due per Bolghera e due per Madonna Bianca, nessuna indicazione per altre zone complesse come Clarina) a due vigili per l'intero Oltrefersina. La presidente di circoscrizione Simonetta Dellantonio lamenta la carenza di vigili: «Gran parte degli sforzi di sorveglianza si concentrano in Centro storico, con Piazza Dante e la Portela, ma lo spaccio con le retate si sposta in periferia. Capisco l'importanza del Centro storico, biglietto da visita della città, ma le periferie, dove i trentini vivono in maggioranza, si sentono spesso snobbate. Qui il problema sono i parchi come Gocciadoro, dove i residenti lamentano la presenza soprattutto serale di persone che non si comportano bene».
Vescovi ha sottolineato gli sforzi che la Polizia locale compie nelle aree periferiche: «Il nucleo civico (noto come pattuglia antidegrado) ha esteso la sua sorveglianza a zone più periferiche come piazza Centa, Maso Ginocchio e parco Predara. In autunno un nuovo agente di Polizia locale diventerà operativo e anche grazie alla disponibilità degli agenti stessi stiamo ragionando su un'estensione dei turni anche in fascia serale e notturna».