Caderzone, trovato un orso morto
Rimossa la carcassa, sarà analizzata per stabilirne le cause della morte. Il racconto di Anna Mosca, che andava per funghi
CADERZONE TERME. La carcassa di un giovane orso è stata rinvenuta giovedì pomeriggio in località “Cauli” a quota 870 metri, sopra l’abitato di Caderzone Terme. Anche se è ancora troppo presto per azzardare le cause della morte, non si esclude un atto di bracconaggio.
A rinvenire il corpo dell’orso è stata la signora Anna Mosca che racconta: «Sono stata io a trovare l’animale. Verso le 15 ho lasciato il maso dov’ero con mio marito, in cerca di funghi. Ho raggiunto il casale diroccato poco sopra il nostro prato e sul sentiero ho intravisto la sagoma di un animale. Ero dubbiosa se fosse l’orso o un cinghiale che ogni tanto fa buche lassù. L’animale era piuttosto malconcio e così sono tornata da mio marito e l’ho invitato ad andare a controllare. Più tardi, dopo che io era già in paese, mio marito e mio figlio Lorenzo sono andati a vedere e accertato che si trattava dell’orso, hanno chiamato Elio Bonapace». Si tratta del referente locale del Progetto orso del Servizio Foreste e Fauna.
«Verso le 17- prosegue la signora Anna - i forestali hanno raggiunto la zona e hanno accertato che buche simili a quella che avevo visto io erano presenti tutt’intorno». Forse sono state fatte dall’orso alla ricerca di cibo. «L’animale era malridotto, ma anche loro non hanno escluso che qualcuno possa aver sparato all’animale». La conferma della morte dell’orso, è stata pubblicata già ieri nel sito dedicato all’orso della Provincia. «Le condizioni della carcassa recuperata dai forestali - si legge - fanno ritenere che la morte possa risalire a qualche settimana fa e non hanno consentito per il momento di riconoscere il sesso dell’animale. Da un primo esame dei resti sembra si tratti di un animale piuttosto giovane, dal mantello chiaro, il cui peso probabilmente non superava i 70-80 kg. Esami saranno condotti per stabilire geneticamente l’identità dell’animale e, se possibile, le cause della morte».
Non si esclude alcuna ipotesi, anche perché dai primi accertamenti sembra si tratti di un orso giovane, sui 18 mesi circa. L'esemplare non era dotato di radiocollare, che normalmente è applicato agli orsi per seguirne i movimenti nell'ambito del monitoraggio per determinare consistenza e distribuzione della popolazione di orso in Trentino. La carcassa è stata rinvenuta già in leggero stato di decomposizione, intaccata da animali e insetti, parzialmente coperta dalle foglie, il che lascia supporre che l’animale sia morto da una quindicina di giorni.
I resti dell’animale già nella tarda sera di giovedì sono stati raccolti e nei prossimi giorni potrebbero essere consegnati all’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie di Legnaro (Pd). Dall’Ufficio Foreste e Fauna della Provincia fanno sapere che, viste le condizioni della carcassa, non è possibile stabilire se all’orso abbiano sparato. Solo analisi specifiche potranno dare risposte sull’età, il sesso e le cause della morte. A Caderzone ieri si ironizzava sul ritrovamento della signora Anna: «In Cooperativa commentavano “sei l’unica che non ha preso paura dall’orso. In verità io non ero agitata, ma quella carcassa mi ha fatto pena».
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