C’è il nido nuovo, mancano i bambini: slitta l’apertura
Situazione paradossale a Cinte Tesino: appena 4 iscritti Irritato Sordo, assessore di Comunità: «E poi si lamentano»
CINTE TESINO. Troppi pochi bambini iscritti, così l'apertura dell'Asilo Nido di Cinte Tesino, che era stata prevista per settembre, slitta a data da destinarsi. La Cooperativa Amica di Canezza di Pergine, vincitrice dell'appalto, sta cercando una soluzione alternativa, come ha spiegato il vice presidente, Mario Fiori: «Ora - afferma Fiori - stiamo cercando una soluzione alternativa con la Comunità di valle».
Tutto parte dalla scarsità dei bambini iscritti, che per far partire la struttura dovrebbero essere almeno 12, anche se l'edificio è stato pensato per 19 piccoli. «Agli inizi di agosto - spiega sempre Fiori - la Comunità di valle ha spedito una quarantina di lettere alle famiglie che potenzialmente potevano essere interessate al servizio, ma purtroppo fino a questo momento c’è stato uno scarso riscontro (solo quattro iscritti da subito e 2 da gennaio), e questo ha portato ad uno slittamento dell'apertura del nido. Ora stiamo cercando una soluzione in collaborazione con la Comunità di Valle. Può darsi che si parta ad ottobre ma si potrebbe arrivare a parlare anche di gennaio». Ma il vice presidente si affretta anche a tranquillizzare tutte quelle famiglie che al momento si sono dimostrate interessate al progetto: «Stiamo valutando di far partire, in alternativa, un servizio ridotto».
I motivi di questo scarso riscontro rimangono tutti da verificare, e il caso sembra più unico che raro data la lunga fila d'attesa che solitamente caratterizza queste strutture. «Non ci è chiaro quale sia il motivo di una così scarsa adesione. Credo che da un lato ci sia un po' di diffidenza da parte della famiglie per un nido che in zona è sperimentale perché non ha precedenti, dall'altra forse i tempi sono stati tardivi. Dato che si può accedere al servizio tramite Buoni di servizio, molti genitori forse stanno valutando attraverso il calcolo Icef i costi, che sicuramente rappresentano un aspetto importante.”
Riguardo a quest'ultimi, si parla di 6 euro l'ora più Iva al 4 per cento, ma come costo massimo, perché più ore il bambino resta al nido, più cala la tariffa oraria. Grosso modo, per una famiglia che non gode di nessuna agevolazione economica e che vuole usufruire del servizio 4 ore al giorno, la spesa è di 390 euro mensili. Una cifra sicuramente non indifferente, specie di questi tempi, anche se a Trento il costo per lo stesso servizio è decisamente più alto: anche 10 euro all’ora.
L’Assessore della Comunità di valle, Paolo Sordo, però non demorde: «Ad aprile molti genitori, anche tramite la stampa, si sono lamentati del ritardo nell’apertura del nido, ora quegli stessi genitori non iscrivono il proprio figlio, c’è qualcosa a dir poco di paradossale. Comunque non mi perdo d’animo: contatterò a breve i sindaci dei quattro paesi interessati e sottoporrò a loro l’idea di aprire comunque con l’aiuto di un intervento finanziario pubblico».
©RIPRODUZIONE RISERVATA