Bus, “furbetti” del ticket: recuperato mezzo milione 

Trentino Trasporti. Bilancio 2018, controllori e possibilità di fare i biglietti a bordo  hanno fatto lievitare gli incassi (a Rovereto più 30%). Il problema: il parco mezzi invecchia



Trento. 500mila euro recuperati a Trento dalla lotta ai "furbetti" del biglietto, in espansione anche a Rovereto. Assicurata la tranquillità agli autisti con la videosorveglianza installata su quasi tutti gli autobus urbani. Ma resta problematico l'acquisto di nuovi mezzi, per un parco veicoli dall'età media di 11 anni: i produttori non riescono a stare al passo con le richieste. E mancano autisti e tecnici, con un turnover annuale di circa ottanta operatori: «Non riusciamo a coinvolgere i giovani, che non sono attratti da queste professioni» ha spiegato la presidente di Trentino Trasporti Monica Baggia nel corso della relazione in merito al Bilancio 2018 presso ieri mattina nella sede di via Innsbruck.

Lotta all'evasione

Sono positivi i risultati della lotta all'evasione sui mezzi urbani di Trentino Trasporti, come illustrato dal consigliere d'amministrazione Marco Cattani: «Nel 2018 abbiamo recuperato 500mila euro grazie ai maggiori controlli e alla possibilità di fare il biglietto a bordo e questo solo a Trento». Il contrasto ai "furbetti" si è spostato a Rovereto, dove sono stati messi in opera gli stessi controlli, ha spiegato Monica Baggia: «Abbiamo registrato un 30% di introiti in più su Rovereto. Questo testimonia un problema di evasione che avevamo sottostimato».

La presidente sottolinea ancora come sia stato significativo il riscontro dei cittadini over-70 che possono beneficiare del trasporto gratuito: «Sono 20mila le tessere distribuite sino ad oggi», ha spiegato.

Sicurezza a bordo

«Il recupero dell'evasione è stato possibile grazie agli autisti, - ha evidenziato Baggia - Che attraverso un accordo sindacale ora possono controllare e fare il biglietto a bordo». Una rivoluzione che ha fatto temere per l'incolumità del personale, ha spiegato la presidente: «L'installazione delle paratie integrali, di 680 videocamere a bordo e di 350 a terra presso fermate e stazioni, oltre alle 80 installate sui treni provinciali, ha assicurato un clima più tranquillo. Gli episodi di aggressione ad autisti e controllori sono rimasti isolati». Il blocco del bus che non riparte fin quando l'utente non si "mette in regola" è stato introdotto proprio per far scattare la solidarietà degli utenti verso il conducente.

Parco veicoli

La media d'età dei veicoli circolanti a livello europeo è di 7anni, che sale a 12 in Italia. In Trentino il parco veicoli ha 11 anni, dato che, suggerisce Baggia, non deve preoccupare: «L'età è alta, ma i veicoli più vecchi non circolano se non in casi di emergenza. I mezzi che il pubblico usa quotidianamente sono molto più nuovi». Risulta infatti complessa la sostituzione dei veicoli, ha evidenziato la presidente: «Dobbiamo aspettare due anni per ogni nuovo ordinativo. I sussidi governativi hanno spinto per un rinnovo massiccio a livello nazionale e le case produttrici non riescono a stare dietro alle richieste. Inoltre in Trentino abbiamo bisogno di veicoli che non temono l'usura delle carrozzerie quando nevica e si sparge il sale. Richieste particolari che allungano l'iter».F.P.















Scuola & Ricerca

In primo piano