Botta: «La mia biblioteca a Trento sarà aperta alla città»
L'architetto Mario Botta ha illustrato al sindaco Alessandro Andreatta e all'assessore all'urbanistica Paolo Biasioli il progetto della biblioteca universitaria prevista in via Verdi
TRENTO. Sarà una biblioteca aperta a tutta la città e non solo agli studenti universitari. Avrà una "cubatura concentrata" in una caratteristica forma triangolare per lasciar posto al "vuoto" di una piazza, che diventerà un punto d'incontro per studenti e residenti.
L'edificio sarà perfettamente inserito nel contesto di una via che da sempre ha avuto un carattere istituzionale e non certo dimesso: la biblioteca sarà dunque un "elemento fisico di riferimento" non in una logica ambiziosa e arrogante, ma per coerenza con il contesto in cui si trova. Così l'architetto Mario Botta ha illustrato al sindaco Alessandro Andreatta e all'assessore all'urbanistica Paolo Biasioli il progetto della biblioteca universitaria prevista in via Verdi.
All'incontro, avvenuto a Palazzo Geremia, hanno partecipato anche alcuni rappresentanti dell'Università. Per il sindaco, che già aveva incontrato Botta per la presentazione dello studio di fattibilità e del progetto preliminare, l'illustrazione di oggi è stata la conferma che «grazie alla biblioteca, Trento arricchirà il proprio patrimonio architettonico con un edificio importante e di valore».
Del resto, ha sottolineato Andreatta, «il Mart e la facoltà di Giurisprudenza progettati da Botta sono due interventi apprezzati tanto per la funzionalità, quanto per le scelte architettoniche». All'inizio dell'incontro Botta ha lodato la scelta di Trento di avere l'università dentro alla città: «E' stata una decisione intelligente e felice che ha consentito di far vivere la città. Ho citato spesso l'esempio di Trento, che è senza dubbio un modello da imitare».
Poi Botta è passato a descrivere il contesto in cui sorgerà la biblioteca: si tratta di una strada importante, come testimoniano gli edifici e il viale alberato, che un tempo dalla periferia portava al Duomo: e con il Duomo e con il resto della via dialogherà la biblioteca, che sarà costruita con materiali tipici del territorio. Già progettista di altre biblioteche civiche, Botta ha messo in luce nell'incontro di oggi il carattere particolare di una biblioteca universitaria, che è luogo di studio, di ricerca e di lavoro. Per questo sono stati previsti tanti posti a sedere per la lettura, per questo è stata fatta la scelta dello scaffale aperto (i libri devono essere immediatamente disponibili). Non mancheranno naturalmente gli spazi per bere un caffè e per leggere i giornali, aperti a tutta la città. Il sindaco e l'architetto hanno convenuto sull'opportunità di un abbassamento dell'altezza della biblioteca, che sarà ridotta di un piano.
Entrambi hanno infine ribadito la necessità di un forte legame tra la biblioteca e gli altri edifici di via Verdi, in modo che la nuova costruzione non appaia come qualcosa di separato o di aggiunto, ma come il completamento e la valorizzazione armoniosa di una parte di città.