la polemica

Borgonovo Re: basta prescrizioni facili

L’assessore: «I medici di base non devono accontentare sempre i pazienti». Sui punti nascita asse con Bolzano e Friuli


di Andrea Selva


TRENTO. Troppe prescrizioni “facili” da parte dei medici di base, che assecondano le richieste dei pazienti, anche nei casi in cui non ce ne sarebbe la reale necessità. Lo ha detto ieri l’assessora Donata Borgonovo Re, intervenendo nel dibattito sui nuovi ticket (in corso di definizione da parte della giunta provinciale) e sulle tante esenzioni dal ticket dei pazienti al pronto soccorso, che di fatto non scoraggiano i pazienti dal rivolgersi ai medici di emergenza anche quando non ce ne sarebbe la reale necessità.

«In realtà - ha detto l’assessora - il problema dei troppi accessi ingiustificati al pronto soccorso (di cui abbiamo dato conto sul Trentino di ieri, con le dichiarazioni del primario Claudio Ramponi, ndr) non trova soluzione aumentando i ticket, oppure eliminando le esenzioni, ma è un problema di rapporto con i medici di base che deve essere risolto». E su questo tema Borgonovo Re è voluta entrare nello specifico, lanciando un messaggio all’intera categoria: «Capita che ci siano pazienti molto informati, che arrivano dal medico con un’idea già in testa, magari perché hanno cercato su internet informazioni sui loro malesseri e patologie e i medici troppo spesso assecondano di fatto le loro richieste, accontentandoli quando ritengono di avere bisogno di esami o prestazioni che non sono sempre indispensabili». Insomma, secondo l’assessora alla sanità, le buone pratiche devono partire anche dai territori, con i medici di base che instaurano un corretto rapporto con i propri pazienti.

I nuovi ticket

Sui nuovi ticket c’è un gruppo di lavoro impegnato nella definizione di somme e regole, con l’obiettivo di recuperare risorse per il bilancio provinciale. L’assessore ha spiegato che saranno individuati parametri per salvaguardare le fasce di reddito inferiori e i pazienti che presentano particolari patologie. Parliamo di prestazioni specialistiche e farmaci. Per quanto riguarda il pronto soccorso l’ipotesi è di aumentare il ticket a carico dei codici bianchi (che varia da 25 a 75 euro) e verdi (50 euro) ma come abbiamo riferito ieri in realtà i non soggetti a ticket (bambini, donne in gravidanza e altre categorie) e quelli esenti (malati cronici, infortunati sul lavoro e altri) sono la grande maggioranza.

Punti nascita

La ministro Beatrice Lorenzin ha ribadito il principio dei 500 parti annuali per punto nascita in un recente incontro con i rappresentanti delle Regioni. Per questo Donata Borgonovo Re assieme alle colleghe Martha Stocker e Maria Sandra Telesca (assessore alla salute rispettivamente della provincia di Bolzano e Friuli) sta lavorando alla definizione di una proposta per i punti nascita delle zone di montagna. Un’applicazione rigida dei parametri infatti comporterebbe la chiusura di tutti i punti nascita della provincia di Trento con l’eccezione di Trento e Rovereto.

Il nuovo ospedale

Probabilmente entro l’anno sarà nominata la nuova commissione per la gara d’appalto per la costruzione del Not (novo ospedale del Trentino). L’azienda sanitaria e l’assessorato sono al lavoro per definire la composizione dopo che il Tar aveva giudicato incompatibili (annullando la gara precedente) Luciano Flor e Livia Ferrario che erano membri della commissione dopo aver lavorato allo studio di fattibilità della nuova struttura.













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