Borgo, la casa di riposo accoglie 31 anziani in più

Completati i lavori di ristrutturazione da 5milioni di euro: sabato l’inaugurazione Gli ospiti passano da 55 a 86. Aumentano gli spazi verdi e per l’attività ricreativa


di Marika Caumo


BORGO. «Questa casa non è un albergo» cantava Max Pezzali nel 2005. Ma la casa di riposo S. Lorenzo e S. Maria della Misericordia, a un albergo assomiglia veramente tanto. Ampi spazi, camere luminose, cucina dotata delle migliori attrezzature, un enorme parco con campo da bocce e orti sospesi. E poi gigantografie di Borgo sulle pareti e tanto, tanto colore.

Ristrutturata ed ampliata, dopo oltre un decennio dall’inizio lavori, la nuova Apsp sarà inaugurata sabato 9 a partire dalle 16 per proseguire domenica 10. Una festa sobria, spiega il presidente Mario Dalsasso, per annunciare che, come riporta il titolo dell’invito, «L’Apsp riprende il volo…». Un volo cominciato alla fine degli anni ’90 con i lavori di ampliamento, ristrutturazione interna e adeguamento autorizzati dalla Provincia e affidati alla Chini. Quindi sospesi a causa del fallimento di quest’ultima e ripresi con forza solo nel 2008, con l’insediamento del presidente Dalsasso e dell’attuale cda. Tre anni di intenso lavoro che hanno portato la struttura da 55 a 86 posti letto, con il recupero di soffitta e piano terra. Una trentina le camere doppie, ben 23 quelle singole, tutte dotate di bagno e ampia veranda. Alcune con vista su Castel Telvana. Un riordino interno che ha visto la prima inaugurazione nell’agosto 2009 con l’apertura al piano interrato della Cappella dedicata a San Lorenzo benedetta dal vescovo Bressan.

«Siamo partiti dalle fondamenta, per poi salire», spiega il presidente, affiancato dal vice Rosangela Peruzzo e dalla direttrice Anna Corradini. Nell’interrato c’è anche la sala per fisioterapia che attraverso una grande vetrata guarda sul parco. Nel 2010 gli uffici sono stati spostati nella palazzina alle Casette, appena sopra la struttura principale, per permettere la riorganizzazione degli spazi e la realizzazione, a piano terra, della Casa Soggiorno Arcobaleno: un reparto per autosufficienti dotato di 3 camere singole e 3 doppie per 9 posti letto e di un cucinino, inaugurato lo scorso anno. E poi la nuova sala polivalente, la grande area animazione (70mq) che sarà intitolata all’ex direttore Marco Bauer, scomparso nel 2010. Quindi il riordino dei nuclei al primo, secondo e terzo piano, suddivisi in base alla gravità dei pazienti. Ognuno dei 5 piani è caratterizzato da un colore: verde, giallo, rosso, blu, arancio, che si ripetono sulle pareti e anche nel corrimano della scala, così da facilitare ospiti e visitatori nella ricerca della stanza. Un’idea dell’architetto borghesano Enrico Ferrari, che ha dato una mano per rendere spazi e atmosfera familiari: l’obiettivo è, infatti, far sì che l’ospite si senta a casa. Per questo sulle pareti i vecchi quadri hanno lasciato posto a gigantografie degli scorci di Borgo, da Corso Ausugum al Castello, dal Brenta a una vista aerea.

L’ultima fase dei lavori ha riguardato gli esterni, a partire dal grande parco che in questi giorni vede piantare erba, piante e fiori dal Servizio Ripristino, attraversato da viali e percorsi, con un campo bocce e un grande gazebo da utilizzare tutto l’anno. A breve saranno realizzati gli orti sospesi, accessibili agli ospiti in carrozzina. Il parco sarà fruibile anche dalla comunità.

Completano l’opera il grande parcheggio e il nuovo ingresso. Un lavoro da 5milioni, che ha portato la superficie totale a 3 ettari (29.646 metri), di cui 6.639 di sede principale e 466 di uffici. Una sessantina i dipendenti.

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