Borgo, area cani bocciata polemiche su Facebook

L’Associazione Pluto spiega le perplessità: «Non siamo contrari, ma servono uno spazio adeguato che non sia solo toilette e più educazione dei proprietari»


di Marika Caumo


BORGO. Area cani, nessuna contrarietà, ma i tempi non sono ancora maturi. Questo il pensiero di Giorgio Nicoli, presidente dell'Associazione Pluto, che interviene in merito alla questione sollevata nell'ultimo consiglio comunale.

Nel rispondere all'interrogazione del consigliere Anton Andreata che chiedeva un area cani in paese, il sindaco Fabio Dalledonne ha ricordato, infatti, come, sentito anche il parere di Azienda sanitaria e Pluto, si è ritenuto per ora di non dar seguito alla proposta. Uno stop che ha scatenato diverse polemiche sul profilo Facebook di Trentino Dogs, dove tra l'altro si ricorda che proprio in questi giorni si stanno raccogliendo firme per un'area cani a Levico Terme.

«Siamo stati chiamati tempo fa in Comune, insieme al veterinario dell'Azienda sanitaria, per sentire il nostro parere su un area per cani. Nessuna opposizione da parte nostra, ci mancherebbe, ma tutti abbiamo espresso qualche perplessità», spiega Nicoli. In primis l'individuazione dell'area. «E' compito del Comune, ma certo non è facile trovare un sito che sia accessibile a tutti e che trovi l'approvazione di chi abita vicino», aggiunge il presidente della Pluto, il quale ritiene che la gente non sia ancora pronta per questo progetto. «L'area per cani non è solo un prato e due paletti dove lasciare libero il cane come ho sentito dire in giro. Deve essere un luogo d'incontro e socializzazione per i cani e per i loro padroni, un'area recintata con vialetti, panchine, una fontanella, gli appositi cestini. Ma soprattutto non è un “caccatoio” come invece ho visto da altre parti», sottolinea. E ricorda come ancora ci siano molti proprietari che lasciano che i propri animali facciano i loro bisogni per strada e sui marciapiedi, senza raccoglierla. Una cattiva abitudine questa, sollevata anche da molti cittadini ed approdata più volte in consiglio. Tant'è che nei parchi i cani non possono entrare. E poi si deve pensare alla sua gestione, sia dal punto di vista igienico, con la sanificazione dell'area, la sua manutenzione e il cambio periodico del fondo, ma anche dal punto di vista disciplinare. Servirebbe, infatti, una regolamentazione per l'ingresso dei cani, dalla disciplina delle entrate massime alla dominanza tra cani. «Alla base c'è l'educazione, del cane ma soprattutto del padrone, la sua capacità di conoscere e gestire il proprio animale. Ripeto, non deve diventare una toilette per cani circoscritta da una rete come avviene da altre parti. Credo che non siamo pronti, il tempo non è ancora maturo. La necessità c'è ma ci vuole ancora un po' di pazienza, ci stiamo lavorando», conclude Nicoli, che proprio per promuovere l'educazione di cane e padrone da qualche mese promuove con la sua associazione uno sportello informativo in biblioteca (prossimi appuntamenti il 16 e 30 maggio, il 6 e 20 giugno dalle 20 alle 22). Un'iniziativa che sta riscuotendo un buon successo e che con molta probabilità continuerà dopo le vacanze estive.

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