Borgo, altri 2 speed check e gli automobilisti frenano
Dopo due mesi solo 50 contravvenzioni, per limiti di velocità superati di poco L’assessore Stroppa: «L’effetto deterrente funziona, non servono a fare cassa»
BORGO. Sono stati installati in questi giorni gli ultimi due speed check in paese: ora tutte e sei le colonnine arancioni acquistate ad inizio anno dal Comune hanno trovato posizione. E, a distanza di due mesi dalle prime installazioni, sono una cinquantina le contravvenzioni rilevate. A fare un primo bilancio l'assessore Rinaldo Stroppa, che fin dall'inizio ha seguito questo progetto.
«Da un paio di mesi (era inizio marzo, ndr) abbiamo collocato quattro dei sei speed check nei punti più sensibili e critici del centro abitato, tratti che invitano ad accelerare e molto spesso scambiati per piste da corsa, alle entrate del paese», spiega Stroppa. Si tratta di autovelox fissi che possono leggere la velocità in entrambe le direzioni, posizionati sulle rette d'ingresso al centro urbano, dove il limite da rispettare sono i 50km orari.
Si trovano in via per Telve (dove, sempre per limitare la velocità, è stata modificata anche la viabilità di accesso a poliambulatori e casa di riposo), in via Roma, in via Puisle ed in via Giovannelli. Mercoledì è stato posizionato anche quello in via Temanza, in direzione ospedale, vicino all'accesso all'area camper, dove si trova anche l'uscita del cantiere comunale ed il passaggio pedonale e della pista ciclabile, mentre in questi giorni tocca a via per Olle: qui la colonnina troverà posto poco più a valle del ristorante Cima Dodici.
«Anche i punti precisi dove sono stati collocati non sono stati scelti a caso. E tutti sono stati concordati con la Polizia Locale. Per esempio in via Giovannelli è stato messo vicino all'uscita del parcheggio, zona molto trafficata vista la vicina stazione di bus e treni, dove c'è anche un passaggio pedonale e la rotatoria - precisa - Qualcuno in internet aveva polemicamente suggerito di metterlo a metà della retta ma il rischio in questo caso è che si freni in prossimità del velox e poi si riprenda la corsa mentre il nostro obiettivo è la sicurezza dei cittadini, la loro tutela». Stroppa fa anche un primo bilancio.
«È un'analisi precoce ma molto positiva perché tutti, in primis i nostri vigili, stiamo notando l'effetto deterrente degli speed check: in prossimità si rallenta e si rispettano i limiti. Sono giunte anche molti apprezzamenti dai cittadini, soprattutto chi in quelle zone ci vive e che, preoccupato, aveva segnalato il problema dell'alta velocità». In questi due mesi sono appena una cinquantina le contravvenzioni rilevate, quasi esclusivamente in via per Telve e in via Roma.
«Automobilisti che viaggiavano comunque entro i 70km/h, quindi appena sopra il limite», precisa Stroppa. Che conclude: «I dati confermano che questo non era assolutamente un problema di fare cassa, ma quello che ci preme è l'incolumità dei cittadini, la loro sicurezza. All’inizio infatti c’è stata qualche critica, ma il cambiamento crea sempre un disagio. Ripeto: qui la volontà, e i dati lo dimostrano, non è fare cassa, lo speed check è un deterrente e sta funzionando».