Bolzano, denunciato consigliere di Casapound per il pestaggio del 17enne con la suoneria di "Bella ciao"
Secondo la Polizia Davide Brancaglion sarebbe il responsabile dell’aggressione. La circoscrizione Don Bosco: «Si dimetta»
BOLZANO. È stato eletto nella Circoscrizione di Don Bosco con 16 voti Davide Brancaglion, esponente di Casapound particolarmente attivo nelle iniziative del movimento di estrema destra. Sarebbe lui il protagonista dell'aggressione di matrice politica davanti alla sede del movimento in via Cesare Battisti che, la scorsa settimana, ha spedito all'ospedale un minorenne. Lo stesso Brancaglion è stato individuato dalle telecamere di videosorveglianza in occasione di un altro pestaggio in città ai danni di alcuni giovani dell'ambiente della sinistra cittadina avvenuto qualche mese fa.
Il consigliere circoscrizionale, dunque, è stato denunciato dalla polizia ma rimane in carica come rappresentante del Quartiere Don Bosco. Il quadro delle sue responsabilità sarebbe emerso dai molteplici interrogatori svolti dalla questura. Contro di lui, insomma, ci sarebbe il racconto di chi ha subito la violenza, ma anche testimonianze raccolte nell'ambiente stesso di Casapound. Brancaglion, dal canto suo, si difende proclamandosi innocente e contestando questa ricostruzione dei fatti.
Nonostante i pochi voti conseguiti le porte della circoscrizione per Brancaglion si erano aperte per il subentro ad Andrea Bonazza (entrato in consiglio comunale) e Sandro Trigolo (che aveva optato per Europa Novacella). La vicenda, ora, crea evidentemente un caso politico. L'ultimo pestaggio, infatti, è stato piuttosto violento e ha suscitato indignazione e molte proteste scaturite in un corteo antifascista sabato scorso. Casapound, non è un mistero, si auto definisce come “movimento fascista del terzo millennio” e in più occasioni lo stesso Bonazza non ha rifiutato in toto il concetto di violenza come strumento di lotta politica. Dal movimento, comunque, non arriva alcuna presa di distanza dall’aggressione. I vertici non vogliono commentare quanto accaduto e di sicuro non è prevista alcuna sospensione dell'incarico o presa di distanza per il militante.
«Assolutamente non procederemo con l’allontanamento di Brancaglion dal movimento. Lavora benissimo in Circoscrizione e ci fidiamo di lui e della sua innocenza - dichiara Bonazza -.Strano che queste cose avvengano sempre in prossimità delle elezioni». Il caso però è politico. CasaPound ha avuto eletti in consiglio comunale e nei quartieri. Ha un ruolo (e anche una responsabilità) istituzionale inconciliabili con il pestaggio di un ragazzo di 17 anni. Il presidente della Circoscrizione Don Bosco Federico De Piccoli è colpito e amareggiato. «Non voglio entrare nel merito della denuncia. Dal punto di vista formale, però, credo che nel momento in cui avviene un'iscrizione nel registro degli indagati sia auspicabile che sia lo stesso Brancaglion a fare un passo indietro». Stessa lunghezza d'onda per i colleghi consiglieri dell'area di centro destra. «Un pestaggio passa il limite della civiltà e quindi come gesto va assolutamente condannato» le parole di Alessandro Cavalli di Alto Adige nel Cuore. Tutto ruota, insomma, attorno a una condanna netta della violenza avvenuta in via Cesare Battisti.
©RIPRODUZIONE RISERVATA