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"Bolero Flamenco", la Spagna in Trentino

Con Lola Greco arriva il tour di un simbolo della danza iberica. Sul palco un "incrocio" con i giovani talenti


di Katja Casagranda


TRENTO. È il fascino, unito alla tradizione, della danza spagnola, il protagonista del tour che dal 16 agosto, porta in Trentino " Bolero flamenco", spettacolo di danza y cante con la danzatrice e coreografa internazionale Lola Greco. Si tratta di un'autentica istituizione del flamenco. Arroyo Dolores Greco, nota come Lola Greco, è l'interprete dello spettacolo in cui duetta con giovani talenti della danza spagnola. Lo spettacolo è una produzione Francesco Stochino Weiss con la certificazione della Academia Nacional de Danza.

Il tour trentino ha debuttato ell'Auditorium di Fiera di Primiero e, sempre con inizio alle 21, si sposta  al Centro Polifunzionale di Ledro il 17 agosto per poi prender vita venerdì 18 agosto al Teatro Comunale di Dimaro e sabato al Palalevico di Levico Terme. Domenica 20 agosto invece la danza di " Bolero flamenco" entrerà in cortile alla Rocca a Riva del Garda e quindi, dopo un "tasferta" ad Asolo, il tour locale prosegue martedì 22 agosto al Palafiemme di Cavalese e, dopo un'altra trasferta a Cortina d'Ampezzo, giovedì 24 agosto si concluderà a Fondo al Palanaunia.

Lo spettacolo, di nuova produzione, nasce da un progetto di Lola Greco, che a soli 19 anni fu già prima ballerina al Balletto Nazionale di Spagna e venne incoronata "divina della danza spagnola" dagli anni '90. Il progetto porta in scena la sensualità delle ballerine, aggiunge la forza di un campione dello sport e si accompagna a una Flamenco Suite con tutte le danze più celebri del genere in un tripudio di "vueltas" e "zapateado".

Figlia d'arte, Lola Greco ha l'occasione di visitare l'Italia che fa parte del suo Dna. «L'Italia è il primo Paese al mondo per la cultura. Mio padre è nato in Abruzzo, vicino a Pescara, poi si è trasferito in Spagna dove ha iniziato a studiare danza. Mia madre era spagnola, io sono nata a Madrid ma mi sento anche un po' italiana», dichiara la danzatrice che in biografia può vantare di aver danzato all'inaugurazione della stagione lirica alla Scala. «Mio padre - prosegue Lola Greco - rimane sempre il mito che è stato, io sono nata in un'epoca nella quale il flamenco e la danza spagnola sono diventati teatrali, così ho avuto la fortuna di calcare tutti i principali palcoscenici del mondo. ho avuto la fortuna anche di inaugurare una stagione lirica alla Scala, unica ballerina spagnola nella storia che non fosse in un'opera con danza spagnola... Ho ballato nei Vespri Siciliani con la regia di Pizzi e la direzione di Riccardo Muti».

Della sua carriera specifica: «Ballo da quando avevo 5 anni, per più di 40 anni avevo preso un'overdose di viaggi, aerei, valigie, prove e recite. Volevo una pausa di riflessione per dedicarmi anche un po' a me stessa. Ogni tanto, però, riappare il mio amico e grande artista e produttore Francesco Stochino con una nuova idea di spettacolo, che mi affascina, e allora non so resistere ed eccomi qua, di nuovo a creare assieme a lui coreografie sulle sue idee di spettacolo sempre originali, bellissime. Tempo fa abbiamo fatto il primo balletto in 3D, adesso un nuovo Bolero, quello che adesso porto in Trentino». E in questo senso, proprio sul suo tour locale, confida: «Sono molto felice di fare una settimana di spettacoli in Trentino, in località tutte straordinarie, ma con un unico difetto: si mangia troppo bene e per noi ballerini è un gran problema..!».

I biglietti per lo spettacolo sono anche online su www.ciaotickets.com/organizzatore/nuovaoperaitali













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