Black-out (per finta) per stanare il sospettato
Hanno staccato la corrente e l’uomo, un roveretano di 39 anni, è uscito dicasa. Così è scattata la perquisizione dei carabinieri. Trovata la droga: denunciato
RIVA DEL GARDA. Per stanarlo dal proprio rifugio blindato i carabinieri hanno usato uno stratagemma sempre efficace. Dall’esterno hanno tolto la corrente elettrica nell’appartamento. Così, quando l’uomo (S.P., incensurato di 39 anni, residente a Rovereto) è sceso nell’androne per riattaccare il contatore e capire cosa era successo si è trovato davanti agli occhi i carabinieri della compagnia comando di Riva del Garda. Che lo stavano aspettando per perquisirgli casa.
I carabinieri, coordinati dal capitano Francesco Garzya, all’interno dell’appartamento dell’uomo hanno trovato parecchio materiale: 60 grammi di hashish, 58 semi di marijuana, 1 bilancino elettronico, 4 coltelli per suddividere le dosi, 6 grammi di marijuana e 550 euro nascosti in un involucro. Il giovane è stato denunciato per spaccio di sostanze stupefacenti. Pare fosse uno dei maggiori fornitori dei giovani consumatori del Basso Sarca. A indirizzare l’attività investigativa dei carabinieri erano stati i frequenti viaggi dei consumatori di stupefacente della Busa verso la città della Pace. Usando vari mezzi: dai bus di linea alle auto private. Dopo mesi di controllo e monitoraggi, l’altra sera hanno deciso di bloccarlo. Dopo aver individuato l’abitazione del sospettato, dove avveniva l’attività di spaccio, i militari dell’Arma sono entrati in azione. Appurato che lo spacciatore (presunto fino al processo) apriva la porta (blindata) del proprio appartamento solo a “visi noti”, i carabinieri hanno deciso di staccare la corrente elettrica dal contatore esterno. L’uomo, preoccupato per il buoi, ha deciso di uscire sul pianerottolo per riattaccare la corrente. Ma ha trovato i carabinieri ad aspettarlo.
Altro capitolo. Domenica mattina, verso le 4, i carabinieri del nucleo radiomobile hanno denunciato per guida in stato di ebbrezza. In corpo aveva 1,50 grammi/litro di alcol. Il ragazzo, arcense di 19 anni, era alla guida di un auto (non di sua proprietà) ed è incappato nel controllo. Per giustificarsi ha detto ai militari di essere appena uscito da un locale dove aveva consumato una birra.
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