Bimbo nella vasca delle oche, grave
Primiero, è sfuggito al controllo dei familiari ed è finito nel bacino. Il padre: «Una congestione, ma se la caverà»
PRIMIERO. É sfuggito al controllo dei fratellini e dei genitori ed è finito dentro la vasca delle oche, rimediando una congestione che avrebbe potuto avere gravi conseguenze. Si è sfiorato il dramma ieri, poco prima di mezzogiorno, nel cortile di un piccolo albergo del Primiero, immerso tra boschi e prati. Il piccolo, due anni da compiere, è stato soccorso in pochi istanti dai familiari, titolari dell’attività ricettiva. Subito è scattata la chiamata al 118 Trentino Emergenza: l’elisoccorso, che si trovava a San Martino per un incidente motociclistico senza gravi conseguenze, è stato deviato sul posto. Il piccolo è stato trasportato all’ospedale Santa Chiara di Trento, dove è ricoverato in terapia intensiva. L’episodio è stato comunicato anche ai carabinieri di Transacqua, intervenuti nel primo pomeriggio, appena avuta notizia del fatto, per compiere un sopralluogo. Ne è stata data notizia anche al pm di turno. L’incidente è avvenuto all’interno del recito delle oche, dove si trova la vasca interrata, un bacino largo 1 metro e 20 e profondo meno di mezzo metro.
Inizialmente si parlava di una prognosi di venti giorni, ma in serata si è diffusa la voce che il bambino potesse essere in pericolo di vita. Circostanza esclusa dal padre: «Il bambino sta abbastanza bene», afferma alle 20 e 30. «Lo tengono addormentato per sicurezza e domattina (oggi, ndr), quando si sveglierà, vedranno come sta. L’hanno dovuto sedare per fargli i controlli, altrimenti staccava i tubi, essendo così piccolo». Semplice la dinamica: «Era con i fratelli, di 7-8 anni, che non si sono accorti subito di quanto stava accadendo. Anche noi eravamo nei dintorni: sarà passato un minuto, abbiamo girato l’occhio e l’abbiamo visto nel laghetto. Aveva appena mangiato e gli si è bloccata la digestione...».
Il piccolo è rimasto sempre cosciente. «Quando è arrivato l’elicottero mia moglie è scesa con lui», dice il padre. La situazione è costantemente monitorata dai sanitari.
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