Bici Grill: feste e verande finiscono in tribunale
La causa davanti al Tar è diventata anche penale: i due soci hanno chiesto l’affidamento in prova (estingue il reato). Intanto in via Lidorno è tutto ok
TRENTO. Prima è finito nelle mani dei giudici amministrativi e ora il caso del «Bici Grill» di via Lidorno è arrivato nell’aula del tribunale penale. Le contestazioni riguardano sempre il mancato rispetto dei limiti che erano stati imposti dalla concessione edilizia con la quale era stato il via libera alla nascita del nuovo locale che in breve tempo ha superato la dimensione legata alla ciclabile ed è diventato un punto di aggregazione per i giovani (e non solo) della città.
Ieri l’udienza è stata veloce e si è conclusa con il rinvio (ad inizio dicembre) perché i due imputati - Mario Leonardi amministratore della Orso iniziative e Mirio Segata socio della Orso e titolare dell’azienda agricola Castelpiano - hanno chiesto di poter accedere all’affidamento in prova. Richiesta accettata (porta all’estinzione del reato) ma il giudice è in attesa del programma che sarà valutato nel corso della prossima udienza.
A difendere i due soci, sull’aspetto penale come su quello amministrativo, Alfonso Pascucci. Le contestazioni riguardano le difformità rispetto alla concessione del Comune per la realizzazione del Bici Grill. Difformità che riguadavano anche le famose serate festanti del mercoledì dove era prevista una zona definita «polifunzionale», ma puntualmente delimitata, per ospitare «all’occorrenza» eventi come concerti e mostre. Le contestazioni penali riguardano poi una serie di opere come una struttura di legno da 4 metri e mezzo per due 3 e la veranda in legno annessa all’edificio principale. In questi due casi l’aumento volumetrico si sarebbe creato perché entrambe avevano al copertura. Tolta questa, il problema dei volumi è stato di fatto annullato. Nel capo d’imputazione anche il posizionamento di un container e di una cella frigo esterna e delle variazioni sulla recinzione. Tutto difformità che sono state nel frattempo sistemate e quindi al momento il Bici Grill è a posto. Ma questo non cambia le responsabilità sotto il profilo penale.
Per i due la procura aveva emesso dei decreti penali da quasi 10 mila euro cadauno. La difesa, però, aveva fatto opposizione e così la vicenda è finita davanti al giudice Serao. Dopo alcune udienze si è arrivati quasi alla fine della vicenda con l’ultimo rinvio che è legato unicamente all’approvazione del programma per l’adesione dei due al programma di trattamento Uepe. Che, lo ricordiamo, porta all’estinzione del reato.