Bertoni: «Ripuliamo le case dalle scritte, le spese le pago io»
L’ex imprenditore 94enne: «Quei graffiti non sono arte Ho già interessato il Comune: attendo la loro un risposta»
PERGINE. Ha proposto all’amministrazione di provvedere a ripulire le facciate delle case dalle imbrattature dei “Writer”. Si tratta di Fiorenzo Bertoni, classe 1920, ex imprenditore nel settore alimentare.
Bertoni non è nuovo a queste iniziative. Già in passato aveva protestato (e collaborato a ripulire) per la pessima abitudine (di allora) di utilizzare le facciate come spazi per le affissioni di manifesti pubblicitari per tutto e di più. Le vie e le piazze a Pergine era deturpate da queste affissioni selvagge e Fiorenzo Bertoni, scala e raschietto, era intervenuto già allora, Fortunatamente non siamo più in quelle condizioni a Pergine, anche se troppi manifesti (piccoli in questo caso) sono affissi un po’ ovunque e soprattutto sulle scatole che contengono i contatori del gas che ben si prestano. E anche in questo caso, deturpano facciate e muri nelle vie. «Ma quello che più infastidisce - ci diceva ieri Bertoni - è vedere sporcate le facciate delle case specialmente adesso che sono state in gran parte restaurate e sistemate con fondi pubblici oltre che privati. Quelle scritte sui muri, per me non sono arte, ma solo frutto di vandalismi che vanno repressi punto e basta, per il decoro della città. Troppe volte si è parlato di tolleranza zero nei confronti degli autori». E allora, Fiorenzo Bertoni, già consigliere comunale e promotore di altre iniziative sociali, ha deciso di contattare l’amministrazione comunale per avere l’autorizzazione a intervenire. «Sono a conoscenza che le difficoltà non mancano. Burocrazia, leggi, regolamenti, norme non sono poche, ma il Comune sarà indicarmi la strada da percorrere perché possa intervenire». Si è reso conto anche che, evidentemente, non si può semplicemente intervenire con qualche pennellata di colore per provvedere a ricoprire le scritte e i lavori dei writer. «Sarebbe troppo semplice - dice - ma si core il rischio di rovinare comunque le facciate. Occorre invece utilizzare tinte che si adattino a quelle delle facciate. Occorre eseguire un lavoro ben fatto, altrimenti tutto è inutile». Bertoni è anche cosciente della spesa cui va incontro. Perché, evidentemente, il colore costa, la mano d’opera anche; ci vuole tempo, valutare i colori. «Sono d’accordo - dice ancora Bertoni - e per questo ho interessato i rivenditori del materiale per la pittura e mi sono accordato per individuare la tinta necessaria».
Nel frattempo ha già spiegato la propria iniziativa e nei dettagli all’amministrazione comunale, parlando con il sindaco Roberto Oss Emer. «Sono in attesa di una risposta», ci diceva ieri. Certamente un’iniziativa encomiabile soprattutto perché da parte di un privato cittadino al quale evidentemente sta a cuore, la pulizia e il decoro della propria città. In attesa della videosorveglianza.
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