«Bertoldi presidente? Inopportuno»

Anche la Coop Alto Garda è tenuta a rispettare le linee guida della Federazione e a favorire il ricambio generazionale



ALTO GARDA. All’interno delle cooperative i ruoli devono essere ben distinti: se sei dipendente non puoi essere amministratore e viceversa. A stabilirlo sono le linee guida della Federazione Trentina della Cooperazione cui tutte le cooperative associate devono attenersi. Compresa la Coop Alto Garda il cui ex direttore Franco Bertoldi proprio la settimana scorsa ha avanzato la sua candidatura alla presidenza. A ricordargli l’esistenza di questa norma, senza peraltro citare esplicitamente il suo caso, è Amedeo Bertolini, presidente della Conferenza dei direttori delle Famiglie cooperative.

L’articolo 29, ricorda Bertolini, è «un passaggio fondamentale e ampiamente voluto» del percorso che ha portato a definire le succitate linee guida. Esso recita testualmente: «Non possono essere eletti alla carica di amministratori, e se eletti decadono, i dipendenti e collaboratori della società, e coloro che lo sono stati, per i tre anni successivi alla cessazione del rapporto di lavoro».

Le cooperative di consumatori in Trentino sono diverse tra loro per storia, organizzazione interna, dislocazione territoriale e altro ancora. Per ognuna «si dovrebbe tracciare un identikit, individuare ruoli e funzioni che possano calzare perfettamente a tutti gli incarichi, aspetti e caratteristiche comuni che possiamo ritrovare in ogni carica di Cooperativa, sia pur con elementi più accentuati rispetto ad altri, con peculiarità prevalenti o differenze che comunque si possono omologare....Il ruolo di amministratore è e deve essere diverso da quello di un dipendente al fine di evitare problemi di gestione. Da questo nasce l’inopportunità che un dipendente, ex-dipendente e soprattutto che un direttore diventi membro del Consiglio di Amministrazione o addirittura Presidente. Nel momento in cui le Società diventano maggiormente strutturate - prosegue Bertolini - i ruoli di Direttore e Presidente diventano ancora più strategici e delicati per svariati motivi. Ricoprire la carica di Direttore significa definire delle strategie commerciali, gestire un gruppo di lavoro, organizzarne i metodi e le modalità; un ruolo “tecnico”. Ben diverso è quello di Presidente, indirizzato allo sviluppo politico e sociale della Cooperativa. Il rischio, nel caso di passaggio diretto, è che i ruoli risultino confusi e sovrapposti, creando difficoltà nelle gestioni e soprattutto nelle relazioni.»

C’è poi la necessità di sollecitare il ricambio generazionale, aggiunge Amedeo Bertolini.Per tutti questi motivi sarebbe auspicabile che i dipendenti che vanno in pensione a non si candidino per i consigli di amministrazione delle cooperative in cui hanno lavorato.

«Come Conferenza dei Direttori - conclude Bertolini - abbiamo condiviso l’impegno a rispettare le linee guida della Federazione, ma soprattutto di rispettare i ruoli che devono essere ben distinti all’interno delle nostre imprese.»













Scuola & Ricerca

In primo piano