«Basta controlli inutili sulle imprese»

Il governatore critica le verifiche della Finanza alla Dana. E la Provincia ridurrà le pressioni sulle aziende


di Robert Tosin


TRENTO. In un periodo di crisi gli imprenditori vanno aiutati e non bastonati. Parola di Lorenzo Dellai, a cui non piace molto il modo in cui lo Stato si accanisce in controlli e verifiche fin troppo invasive. Chiaro l’obiettivo: l’ultima contestazione alla Dana da parte della Guardia di finanza. «Mi chiedo - ha detto il presidente - se ha senso sollevare questioni di natura fiscale ad una multinazionale preziosa per il territorio, quando da sei mesi queste motivazioni erano già state chiarite. Ci capita spesso di sentire imprenditori raccontarci come ogni giorno un ufficio statale diverso si presenta a chiedere, due volte su tre, le stesse cose. Gli apparati di controllo, è la nostra tesi da sempre, devono servire prima di tutto ad aiutare le imprese a mettersi in regola, solo in un secondo momento intervenire a bastonare chi fa il furbo».

E la Provincia vuole dare il buon esempio. Per tutto il 2012 - se ne parlerà martedì in aula attraverso un emendamento che andrà ad integrare il disegno di legge sul lavoro - i controlli che dipendono dalla Provincia saranno ridotti all’osso. Meglio, sarà selezionata una ben precisa priorità, perché ovviamente i controlli non si possono saltare a priori. «Le verifiche vanno fatte - spiega lo stesso Dellai - ma in momenti così drammatici l’ente pubblico deve fare la sua parte e non gravare sulle imprese con richieste inutili o invasive. Basta chiedere due volte la stessa cosa, basta bloccare le imprese per questioni che non sono strettamente cogenti».

Lo Stato, fa notare il presidente, non sembra essere altrettanto accorto. Ecco perché l’obiettivo principe è quello dell’ottenimento della delega fiscale in tutti i suoi aspetti. «E’ l’unica strada percorribile e alla fine ci arriveremo. Perché le aziende sono il nostro valore, devono funzionare bene perché ci pagano le tasse. E quindi è nostro interesse che le imprese funzionino e producano perché sono la ricchezza del territorio. Per questo è giusto che la gestione impositiva e dei controlli sia realizzata direttamente dall’autonomia.

Quello che la Provincia può fare per ora, dunque, è mantenere un atteggiamento il meno invasivo possibile almeno per quello che riguarda i controlli di competenza. O per quello che riguarda la burocrazia. «Siamo in un terribile momento di crisi e le aziende di tutto hanno bisogno che di ostacoli ulteriori che invece possono essere rimossi. I controlli sono importanti ma è assolutamente necessario fare una selezione tra quelli davvero essenziali e urgenti e quelli meno prioritari».

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