Azienda sanitaria, Flor confermato al vertice. Ma con un (mini) taglio di stipendio
Passerà da 196 mila euro l'anno a 190 mila. Cala del 10% anche il premio di risultato
TRENTO. La Giunta provinciale, su proposta dell'assessore alla salute e politiche sociali Luca Zeni, ha deciso di rinnovare a Luciano Flor l'incarico di direttore generale dell'Azienda provinciale per i servizi sanitari. "Una decisione sottolinea Zeni dovuta non solo all'esito favorevole della verifica compiuta dal Governo provinciale sui risultati conseguiti e sugli obiettivi raggiunti dal direttore Flor durante il suo precedente mandato. La considerazione principale che ha motivato la decisione è la necessità di governare le tante scelte cui siamo chiamati sul fronte delle politiche della salute".
L'impegno a cui ora Flor è chiamato infatti è quello di procedere nella realizzazione delle azioni delineate con il Piano di miglioramento 20132015 dell'Apss, dalla revisione della rete ospedaliera agli interventi di razionalizzazione della spesa corrente sui beni e i servizi, e di approfondire i collegamenti e le collaborazioni con le realtà nazionali ed europee, in particolare per quanto riguarda il Centro di Protonterapia di Trento, oltre all'attuazione delle linee sulla medicina di territorio.
Per lo svolgimento del suo incarico il direttore Flor riceverà un compenso annuale lordo massimo di 190.000 euro (oggi sono 196.000), con un premio di risultato del 20% (oggi è il 30%).
Sono due le principali condizioni inserite nella delibera. La prima è che la durata del contratto è legata all'attuazione della legge nazionale che istituisce l'albo degli idonei a ricoprire il ruolo di direttore generale. "Quando sarà operativo tale albo spiega Zeni si attiverà la procedura di rinnovo del direttore. In questo modo si uniscono due diverse esigenze. La prima è quella di dare stabilità al sistema, che sa esistere un rapporto di fiducia tra assessore alla salute e direttore dell'Azienda sanitaria, il quale potrebbe rimanere in carica fino a 5 anni. Al contempo, non ci sottraiamo alla rigorosa norma nazionale, che alza l'asticella sulle competenze e la trasparenza delle nomine, e non appena sarà applicabile, procederemo con una nuova procedura". "Il secondo elemento innovativo aggiunge l'assessore è la previsione di elaborare entro 6 mesi una proposta di riorganizzazione della struttura dell'Azienda sanitaria, in modo da unire l'esperienza e la competenza del direttore con un rinnovamento che potrà portare ancora maggiori stimoli ed energie"