Aveva perso la caparra di 30 mila euro
Aveva lavorato per il Progettone ma ora era disoccupato. Il padre era stato comandante dei pompieri
CALDONAZZO. Un uomo fragile, che ha perso il padre troppo presto e che è ha dovuto affrontare difficoltà più grandi lui. Così a Mezzolombardo parlano di Ivan Hörmann. Un uomo che è diventato orfano di padre nel 1991. Suo papà Giorgio in paese lo ricordano tutti. Era stato comandante dei vigili del fuoco volontari per molti anni, ma se ne era andato troppo giovane. E aveva lasciato quel figlio ancora poco più che ventenne. Forse ancora troppo acerbo per sopportare la perdita del papà.
Ivan ha dovuto lottare fin da subito con le sue fragilità, ha dovuto combattere le sue paure e il disagio. Ha lavorato saltuariamente presso le cooperative che fanno parte del Progettone, ma ormai da tempo non aveva più un’occupazione stabile. Aveva l’hobby del tirpo sportivo. Tanto che, ormai parecchi anni fa, aveva avuto il porto d’armi proprio ad uso sportivo. Forse è stato proprio allora che ha acquistato la Walther P38 che ha usato ieri nell’assalto allo studio dei commercialisti Pola. Forse perché non si sa esattamente dove abbia preso la pistola. Hörmann potrebbe anche essersela procurata di recente. Infatti l’arma non è mai stata denunciata. Quello che si sa è che il suo porto d’armi è scaduto da molti anni, da quando le sue condizioni ne hanno impedito il rinnovo. Da allora si era fatto aiutare. Aveva cercato di comprare una casa. Quella casa che poi aveva perso perché non era riuscito a pagarla. Aveva versato 30 mila euro di caparra, ma poi non aveva trovato il resto per completarne l’acquisto.