Auto contromano: miracolati
E' accaduto sulla Valsugana. Una donna l’ha schivata all’ultimo: «Ero con il bimbo, sono scoppiata a piangere»
TRENTO. Guidare con prudenza, rispettando segnaletica e codice della strada, può non essere sufficiente ad evitare un incidente. Soprattutto se in fondo a una curva e poco prima di una galleria ci si trova davanti un’auto contromano. È successo ieri poco prima delle 11 a Daniela Pelella, di Trento, che era alla guida della sua auto, sulla Valsugana, diretta verso il capoluogo.
Le è andata bene e oggi può raccontarlo, ma se l’è vista brutta. Aveva da poco superato la Mochena e seduto dietro, sul seggiolino, c’era il suo bambino di 4 anni. Chiacchieravano sereni: la strada è a due corsie e quello non è un punto particolarmente insidioso. «Ero in corsia di sorpasso e mi sono trovata quell’auto davanti all’ultimo momento», racconta. La Golf in contromano era appena uscita dalla galleria “Corona” in direzione Pergine. «D’istinto ho sterzato a destra per evitarla e poi risterzato a sinistra per non andare a finire fuori strada. Il tutto senza avere il tempo di vedere chi c’era dietro di me, ma riuscendo per fortuna a scongiurare il frontale».
Subito dopo la galleria, lunga poche decine di metri, Daniela ha accostato. «Lo spavento è venuto fuori una volta al sicuro: sono scoppiata a piangere», racconta. Anche il bimbo ha avuto paura, ma stava bene: quando la mamma gli ha raccontato che avevano vissuto qualcosa di simile a una delle avventure di Cars gli è scappato anche un sorriso.
Dietro di lei si era fermata una Megane con a bordo una coppia olandese, guidata da Raymond Bruin, di Ryswijk (Olanda), che con la moglie era partito da poco per rientrare in patria dopo tre settimane di vacanza trascorse a Levico. «Ci veniamo da 25 anni», dicono. «Quello che è accaduto oggi ci ha spaventato a morte. Quando l’auto che seguivamo si è scansata, ci siamo trovati di fronte ad un’altra che ci stava per venire addosso. È stata questione di pochi centimetri», fa segno con le due mani. «Abbiamo ancora il batticuore». Gli olandesi hanno offerto dell’acqua a bimbo e mamma, dopo che quest’ultima aveva chiamato i soccorsi.
E la Golf “impazzita”? Ha fermato la sua corsa sulla destra, in un piccolo fosso erboso, per evitare l’impatto. I primi ad intervenire sono stati i carabinieri di Caldonazzo: si sono sincerati che la donna, una sessantenne di Telve Valsugana, stesse bene (era quasi indenne) e hanno regolato il traffico in attesa che arrivasse un’ambulanza. I carabinieri del Radiomobile di Trento non hanno ancora preso provvedimenti nei suoi confronti, in attesa di sentire i testimoni. Saranno anche visionate alcune telecamere per capire dove si sia immessa sulla statale.