Auto come «arma impropria» Accusato di lesioni aggravate

TRENTO. Anche un’autovettura può essere considerata un’“arma impropria”. Così viene riferito nel capo di imputazione del procedimento a carico di un levicense di 56 anni, accusato di lesioni...



TRENTO. Anche un’autovettura può essere considerata un’“arma impropria”. Così viene riferito nel capo di imputazione del procedimento a carico di un levicense di 56 anni, accusato di lesioni aggravate continuate. Stando all’accusa, l’uomo avrebbe ferito due volte, con altrettante manovre in avanti intervallate da una retromarcia, un sessantenne che avrebbe tentato di fare da paciere in una lite per un parcheggio. La vittima sarebbe stata urtata prima a un fianco con la parte laterale sinistra del veicolo e subito dopo a un gomito con uno specchietto retrovisore. Le ferite erano state giudicate guaribili in sette giorni. Sembra che il sessantenne sia stato ferito da un altro residente nel suo stesso immobile al quale aveva chiesto di non parcheggiare l’auto sotto casa perché ostruiva il passaggio all’auto di un suo inquilino, che l’imputato avrebbe anche aggredito verbalmente. A quest’ultimo è stata contestata l’aggravante di avere commesso i fatti utilizzando la vettura come arma impropria.













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