Atto intimidatorio contro il consigliere

Spormaggiore: tagliate le gomme all’auto di Rodolfo Pozza, segretario del Consorzio di miglioramento fondiario


di Giacomo Eccher


SPORMAGGIORE. Brutta sorpresa ieri mattina per Rodolfo Pozza, 42 anni, consigliere comunale e segretario del locale Consorzio di miglioramento fondiario, che ha trovato la sua Renault Megane con tutte e quattro le gomme a terra.

L'autovettura era parcheggia, come Pozza fa normalmente, nella piazza centrale del paese, che di notte è illuminata e che il gesto fosse diretto contro di lui è subito apparso evidente: nessuna danno infatti alle altre sette auto che erano in piazza. La Megane bianca era davanti al locale pubblico (attualmente chiuso) denominato Dolomiti e ieri mattina, verso le 8, Pozza (funzionario al servizio agricoltura della Provincia) si è recato come ogni giorno a prenderla per recarsi al lavoro ed ha trovato le gomme a terra, tagliate una ad una probabilmente con un cacciavite o coltello. Dopo un primo momento di rabbia ed incredulità, ha avvertito i carabinieri della locale stazione che sono sopraggiunti per i rilievi. Ovviamente del vandalo nessuna traccia ma tanti interrogativi che Pozza, impegnato su più fronti come consigliere comunale, assessore del Parco Adamello Brenta e come detto segretario del Cmf, si è subito posto.

«La prima cosa che ho fatto, dopo aver smaltito la rabbia, è stato interrogarmi su chi può avercela con me fino a questo punto», afferma. Da escludere, secondo Pozza, ritorsioni o vendette per le cariche pubbliche in Comune, ma invece qualche dubbio che nella sua mente assumo sempre maggiore consistenza su una vendetta, o un avvertimento per il suo ruolo nel Consorzio. «Sono io che comunico le decisione della direzione, ma sono esecutore, e nemmeno voto le delibere. Ma qualcuno vedendo al mia firma sugli atti accanto a quella del presidente magari attribuisce a me decisioni che qualche mente malata giudica per lui dannose e ha voluto farmela pagare».

Il danno è di circa 1000 euro ma a pesare di più è il colpo al morale. Tra le possibile cause che hanno scatenato il vandalo – a detta di Pozza – potrebbe esserci la notizia (pubblicata dal Trentino il giorno prima), su un contributo di 386.195 euro assegnato dalla Provincia al Cmf per la riconversione dell'impianto irriguo in alcune località dell'estimo, e non in altre. «Forse è un gesto di protesta per l'esclusione di qualche lotto agricolo ma è un'ipotesi che avrebbe fondamento perché come ho detto io non ho potere decisionale nel Cmf», conclude Pozza. Sospetti concreti nessuno ma questa sensazione l'ha voluta verbalizzare nella denuncia. Per gli atti vandalici è assicurato, e quindi il danno materiale si risolverà senza traumi. Più difficile assorbire il colpo al morale, perché questo è un gesto che lo ha colpito in profondità e nella sua naturale propensione ad impegnarsi per la comunità.

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