Assiste l’anziana e la deruba: condannata
La donna, assunta come collaboratrice domestica, ha fatto anche una serie di prelievi col bancomat
TRENTO. Doveva prendersi cura dell’anziana che, in seguito ad un’intervento chirurgico, era immobilizzata a casa con una gamba ingessata. E a quanto pare il suo lavoro di «compagnia» lo svolgeva anche bene, ma faceva anche altro. Ossia rubava denaro e non solo alla sua assistita. E così è stata denunciata (e condannata) per furto. Lei è una cinquantenne trentina che mai aveva avuto a che fare con la giustizia e che un anno fa era stata assunta dall’anziana per aiutarla in casa. Immobilizzata causa gesso aveva bisogno di qualcuno che si prendesse cura di lei e che la sostenesse anche nelle piccole necessità domestiche. Un rapporto che è durato un mese e che ha alleggerito il conto corrente dell’anziana di un migliaio di euro. In base alla ricostruzione che è stata fatta dalla procura, la collaboratrice domestica avrebbe rubato alla donna in più occasioni. Partendo da piccole cose come dei pacchetti di sigarette o confezioni di biscotti. Per poi passare al denaro liquido. Cento euro li avrebbe presi direttamente dal porta assegni della vittima. Li aveva visti e aveva approfittato del fatto che l’anziana le avesse chiesto di mettere a posto la custodia degli assegni per prendere la banconota. Ma poi avrebbe anche preso il bancomat della sua assistita e dopo aver scoperto il pin, sarebbe andata più volte in banca per fare alcuni prelevamenti, per un totale di un migliaio di euro. Soldi che in un’occasione avrebbe usato per tentate la fortuna con il gioco d’azzardo. Le testimonianze raccolte in aula assieme alla documentazione messa a punto da carabinieri e procura ha portato ieri mattina alla condanna della donna ad un anno e due mesi di reclusione (pena sospesa e non menzione). Un anno in meno rispetto a quanto chiesto dall’accusa che contestata all’imputata una serie di aggravanti compresa quella di aver abusato della fiducia che l’anziana aveva nei suoi confronti.