Asia, il buco non sarà pagato dai Comuni
L’assemblea accoglie la proposta di Lavis: il disavanzo di 365 mila euro sarà compensato dal fondo di riserva
LAVIS. È stato un anno difficile, il 2013, per Asia. La prospettiva di un possibile disavanzo (motivato da un inaspettato calo nel conferimento dei rifiuti), come noto, ha fatto discutere negli scorsi mesi. Venerdì sera l'assemblea dei Comuni ha così affrontato il tema del bilancio consuntivo, reso ancora più spinoso dall'idea – annunciata nei giorni scorsi con una lettera inviata da Asia – che i Comuni dovessero partecipare alla compensazione del disavanzo, con una quota diversa in base alla partecipazione sociale nell'azienda.
In totale, la cifra che spettava agli enti locali doveva essere sui 220 mila euro: ma sin da subito si erano alzate le voci di protesta da parte dei Comuni, che in alcuni casi avevano lamentato, senza giri di parole, la necessità di chiarire alcuni degli aspetti inseriti in bilancio. È il caso ad esempio di Lavis, che, nella divisione delle quote, avrebbe dovuto versare quasi 40 mila euro. Il consiglio comunale, nella seduta di giovedì scorso, aveva evidenziato una serie di problematiche, ed il vicesindaco Bruno Franch aveva usato parole dure: «La misura è ormai colma, non escludiamo di rivolgerci alla Corte dei conti»; diversi consiglieri, anche dalle minoranze, avevano chiesto che s'iniziasse a discutere una possibile mozione di sfiducia nei confronti del consiglio d'amministrazione di Asia. È con queste premesse che, venerdì sera, si è riunita l'assemblea di Asia; ma non c’è stata una discussione particolarmente accesa. Anzi, si sarebbe trovata la quadratura del cerchio (ed infine l'approvazione all'unanimità del bilancio), con la riscrittura di alcuni dei punti in consuntivo, e con il consiglio d'amministrazione disponibile a seguire anche i suggerimenti provenienti dagli uffici del Comune di Lavis. In particolare, l'azzeramento del fondo a copertura del rischio sui volumi minimi, e la riduzione dell'accantonamento per il 2013 (per eventuali svalutazioni di crediti), avrebbero portato ad una riduzione del disavanzo, che si assesta quindi sui 365 mila euro.
Una cifra che può essere coperta interamente dal fondo di riserva di Asia, che non chiederà, quindi, alcun contributo ai comuni. Ora il bilancio, con queste modifiche, dovrà essere ratificato dal consiglio d'amministrazione e dai revisori dei conti, e quindi definitivamente approvato in una nuova riunione dell'assemblea dei Comuni.