l’iniziativa

Arrivato a Trento il “Treno della memoria”: ad accoglierlo studenti e autorità

Allestito dal Ministero della difesa in occasione del centenario del Milite ignoto. Il generale Spreafico: «Un tributo di onore al sacrificio di tanti ragazzi»



TRENTO. Il "Treno della memoria", allestito dal gabinetto del Ministero della difesa in occasione del centenario del Milite ignoto, è arrivato nella mattina nella stazione ferroviaria di Trento. Il convoglio, proveniente da Aquileia, ha già ripercorso lo storico viaggio che condussero le spoglie del soldato senza nome, simbolo dei 600.000 caduti in divisa italiana durante la Grande guerra, fino all'Altare della Patria, a Roma.

Il treno, un convoglio d'epoca perfettamente conservato, è stato accolto dalle autorità militari locali e dai rappresentanti delle istituzioni provinciali e cittadine, assieme a numerosi studenti. Nell'occasione, il generale Matteo Spreafico, capo di stato maggiore del Comando truppe alpine del Trentino Alto Adige, ha spiegato ai presenti, il valore morale dell'iniziativa, "che non è una celebrazione del mito della guerra, ma un tributo di onore al sacrificio di tanti ragazzi".

L’iniziativa. Un viaggio di 5mila chilometri totali con 17 tappe divise tra Trieste e Palermo e che il 4 novembre, giornata di festa delle Forze Armate, arriverà a Roma. L’organizzazione è del Ministero della Difesa in collaborazione con le Ferrovie dello Stato e col supporto della Fondazione F.S. Il treno è partito il 6 ottobre da Trieste e dopo Trento raggiungerà Milano Porta Garibaldi ed a seguire le altre tappe. Il treno storico allestito dal Reggimento Genio Ferrovieri, è composto da una locomotiva a vapore GR 740, un bagagliaio 1926, un carro K, due carrozze "Centoporte", una carrozza "Centoporte a salone", un carro "Carnera", una carrozza prima classe Az 10.000, una carrozza "Grillo", una carrozza cuccette tipo "1957 T" e una locomotiva Diesel. A bordo una mostra multimediale commemorativa a testimonianza del viaggio del Milite Ignoto da Aquileia alla capitale che 1921unì tutto il popolo italiano. D.P.













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