Arriva il luna park, addio parcheggi
L’assessore Condini: «Un piccolo sacrificio, rinunciare agli autoscontri sarebbe un prezzo troppo alto per la città»
TRENTO. Torna il Luna park in piazzale Sanseverino. E la prima certezza è che per almeno due settimane né i turisti diretti al Mercatino di piazza Fiera né i pendolari in spasmodica ricerca di un posto auto potranno contare sul parcheggio in Lungadige, occupato da giostre e attrazioni fino al 17 dicembre. La seconda certezza è che non sarà l’ultima volta: malgrado il modestissimo ricavo che proviene dall’affitto del suolo pubblico ai giostrai, l’amministrazione comunale non ha la minima intenzione di interrompere un rapporto che si mantiene da anni. «Le “carrozzette”, come le chiamavamo una volta - spiega l’assessore alle attività economiche Fabiano Condini -, a piazzale Sanseverino ci sono sempre state. C’è affezione da parte della città per questa forma d’attrazione». Non trova che nel tempo il fascino del “calcinculo” e del tiro a segno sia andato scemando a favore dei megaparchi del divertimento, da Gardaland in su? É pur vero che nei weekend il Luna park si popola di famiglie con bambini, ma durante il resto della settimana non si può dire che l’affluenza sia oceanica, anzi. In compenso, la città perde, nelle due settimane a maggior intensità turistica dell’anno, un importante polmone di posti auto. Tanto più che anche il parcheggio di Piedicastello è chiuso in questo periodo per lavori. Un’altra sistemazione per le “carrozzette” forse la si poteva trovare. «In passato sono stati fatti dei tentativi - risponde Condini - ma gli esiti sono stati disastrosi. Non dobbiamo dimenticarci che al Luna park lavorano intere famiglie, che non si possono spostare come birilli. Certo, il piazzale con i parcheggi è una rinuncia per la città, ma è in fondo un piccolo sacrificio. Rinunciare a quella che è ormai una tradizione della città avrebbe un prezzo più alto. In fondo si tratta di convivere per un paio di settimane con un po’ di parcheggi in meno».
Il piazzale è stato ceduto dal Comune all’Università alcuni anni fa, quando si pensava di costruirvi la Biblioteca universitaria progettata da Mario Botta. Il progetto pare ormai tramontato e dirottato sul Centro convegni disegnato da Renzo Piano per il nuovo quartiere delle Albere. All’Università il Luna park versa cifre quasi simboliche per l’occupazione del suolo: l’affitto incassato ammonta a 3 mila euro l’anno, un’inezia. Sono invece oltre 350 i posti auto ai quali la città rinuncia per due settimane. É il prezzo da tributare alla tradizione degli autoscontri.
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