Area 51, ricorso al Consiglio di Stato
Il Comune di Lavis mette in bilancio 3mila euro per resistere Olivi punta a un confronto per un'operazione con ricadute locali
LAVIS. Area 51 srl procede per via giudiziaria la sua «partita» per costruire il centro commerciale a Lavis. Il 27 gennaio al Comune di Lavis è stato notificato il ricorso al Consiglio di Stato dell'impresa immobiliare che ha sede in via Segantini a Trento contro la sentenza 284/2011, con la quale in Tar di Trento aveva confermato il «no» di Provincia (e a cascata del Comune di Lavis) alla richiesta di dichiarazione inizio attività da parte di Area 51, per un'immediata applicazione della direttiva europea Bolkestein. La volontà di aprire il cantiere venne allora platealmente mostrata delimitando con nastro blu dell'area fra ex Casata ed ex Vantini. La Giunta comunale di Lavis ha messo a bilancio il 31 gennaio 3mila euro per resistere a Roma al ricorso di Area 51.
Sul piano tattico il «gioco» è ora in mano ad Area 51, che ha dalla sua le liberalizzazioni di «Cresci Italia» di Monti (che era nella Commissione europea guidata da Prodi con Bolkestein) e può gestire con più serenità il tavolo politico promosso in Comunità di valle Rotaliana-Königsberg. Bocche cucite al tavolo rotaliano, riunitosi giovedì scorso, per il quale è in programma un nuovo incontro il 13 febbraio. Alessandro Olivi, assessore provinciale alle attività produttive, è attendista. Aspetta di capire da un tavolo tra Stato e Regioni se potrà difendere la «sua» legge sul commercio. «Il centro commerciale Area 51 lo può fare, il Tar questo non lo ha negato - spiega Olivi - ma vorrebbero farlo oltre i limiti qualitativi e quantitativi, l'investimento non è economico, è un'iniziativa meramente immobiliare».
Olivi ci tiene al fatto che la sua legge «metta i paletti» e riprova la via politica: «Facciamo finta che non ci siano contenziosi in atto con Area 51. Se l'impresa è disponibile all'incontro, la proposta di un'infrastruttura pubblica con la modalità del project financing la faccio. Potrebbe essere sul tema del legno, oppure un polo della ricerca, in modo che anche Lavis abbia qualche servizio di utilità provinciale». Tre sono le «partite» da seguire nei prossimi mesi: i risultati politici del tavolo in Comunità di valle, «anche se il rischio - afferma Olivi - che il tavolo salti è medio-alto», la sentenza del Consiglio di Stato che potrebbe arrivare a fine dell'estate e come si evolverà la situazione tra Stato e Regioni/Province autonome in materia di liberalizzazioni.